Chi era e cosa è cambiato da quel lontano 1859 nel momento in cui Charles Darwin scrisse il suo libro più noto: “L’origine delle specie“, il saggio scientifico più tradotto della storia dell’umanità in cui a suo modo di pensare profondamente, formulò la teoria dell’evoluzione per selezione naturale? La sua scienza, i suoi principi, attirarono verso di lui molti nemici, increduli nell’accettare che l’uomo non fosse più in testa a tutte le creazioni, ma di un lungo processo di selezione naturale al pari di tutti gli altri organismi viventi sulla terra.

Ci è voluto molto tempo perchè le sue idee fossero riconosciute così come il suo ruolo fondamentale nel progresso scientifico. Progressi che oggi vengono accolti e a supporto al Darwin Day che cade da anni il 13 di Febbraio

La tradizione di questa giornata così speciale per ricordare Charles è nata nel Regno Unito, all’indomani della morte del biologo britannico che avvenne  il 19 aprile 182. Oggi continua a essere celebrata in tutto il mondo come occasione per omaggiare il suo lavoro intenso, ma allo stesso tempo il progresso della scienza che si accumuna

Anche in Italia, dove il compleanno di Darwin si celebra dal 2003, sono tantissime le conferenze e i dibattiti anche universitari che vanno in scena nelle Fondazioni e in Musei, Istituti di ricerca e scuole con lo scopo di ispirare le persone a riflettere sull’importanza del metodo scientifico e sui valori della ricerca.

Qual è allora l’eredità darwiniana che ancora in periodo di covid resta attuale e che deve continuare a guidarci e a essere trasmessa?

Credo che Darwin, dopo alcune mie letture, è stato in grado di cambiare la concezione dell’uomo nel mondo intrecciando la natura. Le sue scoperte, bensì lo abbiamo fatto soffrire intensamente, ci hanno lasciato alcune ispirazioni importantissime, ad esempio l’intelligenza e le emozioni non appartengono solo ai sapiens, ma sono patrimonio universale e condiviso di tutti gli animali che ridono, piangono  come l’essere umano. Come gli stessi conflitti che vive l’uomo  appartengono a tutto regno animale, anzi l’intelligenza sostiene Darwin, parte dal mondo animale. Lo stiamo osservando ora anche nei virus, esseri molto piccoli che sanno resistere e mutare a seconda delle condizioni ambientali. Per Darwin ciò che conta è la totalità di ogni essere vivente.

E, non a caso la biodiversità è finalmente tutelata dalla Costituzione perchè rappresenta l’insieme delle emozioni e dei rapporti sociali e sicuramente sarà utile ai nuovi ricercatori che si ritrovano di fronte all’emergenza ambientale. E’ dunque importante oltre ad essere interessante non guardare la natura con gli occhi dell’uomo, ma caso mai essere quanto mai riconoscenti e partecipi a ciò che le persone si sono ritrovate gratuitamente.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Fondazione Feltrinelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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