Il Cesena quest’anno, almeno finora, è la squadra più camaleontica della serie B.
8 schieramenti diversi in altrettante giornate, è un vero e proprio record. Non che cambino tutti gli uomini, infatti il reparto arretrato, in quanto molto solido, resta spesso immutato, per non compromettere meccanismi ben assortiti tra i 5(4 più Agazzi) dietro.
I cambiamenti Drago li porta dal centrocampo in sù, dove per l’appunto non ci sono state due giornate in cui abbiano giocato gli stessi 11.
Ciano, Djuric,Garritano, Rodriguez, Panico, Di Roberto, Laribi, Ciano, Konè, Schiavone, Cascione, e altri che si alternano, una giornata si e una no, a parte Djuric, assente domenica scorsa causa nazionale, ma se sta bene gioca lui, nessun’altro può dirsi titolarissimo.
Lo scopo è quello, in teoria di confondere gli avversari, non dando mai, almeno sulla carta, punti di riferimento agli avversari.
Modificare la formazione in base alla squadra contro cui si gioca, può essere considerata una grande strategia, degna dei più grandi intenditori di calcio, se porta qualcosa.
Peccato che finora gli esperimenti non hanno pagato e sono arrivate più delusioni che gioie.
Certo, non prendiamoci in giro, sarebbe stupido e riduttivo affermare che se la stagione del Cesena è la fotocopia al contrario di quella scorsa, è solo colpa della formazione che scende in campo, ma forse cambiare così tanto non paga, soprattutto perchè la squadra non ha un punti di riferimento e rischia di non avere un’identità precisa.
Anche nell’anticipo di domani sera, alle 20.30 contro la neo promossa Spal ci saranno cambiamenti: tornerà, rispetto a domenica scorsa, al centro dell’attacco Milan Djuric, facendo accomodare Rodriguez in panchina.
Cambio che ci sta questo, ma bisognerebbe trovare, almeno sugli esterni d’attacco dei titolari abbastanza fissi, perchè a volte essere camaleontici, non basta.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui