Il calcio non va mai in vacanza, tant’è che oggi iniziano gli Europei under 21.
Quindi, anche se all’inizio del campionato 2017-2018 di Serie A mancano poco più di 70 giorni, è lecito cominciare già a porsi un dubbio.
Che stagione ci aspetta?

Sicuramente sarà un ennesimo anno che terrà incollati gli appassionati, dato che saranno 4 i posti disponibili per la Champions League 2018-2019, e questo aiuta.

Sarà un campionato che riabbraccerà squadre che non si affacciavano in Serie A da 50 anni, come la Spal e squadre che nella massima categoria non ci hanno proprio mai giocato, vedi il Benevento, la cui impresa della doppia promozione resterà negli annali, così come quella del Crotone, dopo la salvezza pazzesca e scoppiettante conquistata qualche mese fa.

Certamente le previsioni vanno sempre verso Torino, dove è quasi certo che la Juventus già fortissima, si rinforzerà ancora e tutte le altre nonostante qualche scintillante colpo di mercato daranno, come successo negli ultimi due anni, solo l’illusione di fermare lo strapotere bianconero.
O magari, come si augurano tutti gli amanti del gioco, indipendentemente dai colori per cui tifano, stavolta ci saranno veramente antagoniste pronte a lottare fino all’ultima giornata?
Molto potrebbe dipendere dal new look delle Milanesi, obbligate a fare botti di mercato, come in parte sta già facendo il Milan.

La lotta Champions, almeno per il 3°-4° posto potrebbe coinvolgere più di due squadre.

L’impressione generale è che si formeranno 3 blocchi in classifica. Il primo composto da chi lotterà per scudetto e coppe europee tenendo conto che chi non arriva in Champions delle big, quasi certamente andrà in Europa League.
Il secondo un blocco centrale di squadre, come si potrebbero identificare l’Udinese o la Sampdoria del campionato scorso, che a gennaio non avranno già più obbiettivi.
Il terzo composto dalla lotta salvezza che quest’anno coinvolgerà probabilmente 5-6 squadre rendendo il duello, questo si appassionante fino all’ultimo.

Questo nuoce sulla difficoltà del torneo, perchè sì, la gioia per il ritorno storico della Spal in A o per l’approdo, per la prima volta in categoria del Benevento meritano i festeggiamenti, ma parliamoci chiaramente, almeno i 3/4 delle squadre presenti nel massimo campionato italiano sono più forti di loro e a meno di difficili ulteriori miracoli, le speranze di vincere partite contro squadre come le big ma anche medie come Fiorentina, Torino, Atalanta, Lazio sono davvero poche.

Eppure un’impressione personale lasciatemela dire.
Sul fatto che la serie A sia poco allenante, si può concordare, in quanto come ha detto anche Buffon, certe squadre, al cospetto di altre pare si scansano.
Questo spesso influisce sulle scelte di mercato perchè in Serie A si può vincere facendo giocare qualche partita a Sturaro, Rincon o Leminà, ma in Europa no, Real docet.
Finchè però hai avversari come Spal o Crotone puoi adagiarti sugli allori, e quindi a gennaio non ci si rinforza mai come si deve, arrivando, come dimostra la Juve agli appuntamenti che contano davvero, con la coperta troppo corta.
Tutto ciò in Europa si fa sentire, senza nulla togliere al nostro campionato, che nonostante tutti i suoi difetti, le sue polemiche e i suoi blocchi in classifica, resta sempre e comunque uno dei più avvincenti d’Europa.
E’ lecito dunque attendersi ancora una volta un grande spettacolo.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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