Dunque c’è finalmente il via libera al pallone? Pare proprio di sì, con tanto di date, ma non ancora con un calendario e meno che mai con la certezza di finire, perché cosa succederà nel caso di qualche positivo, specie se davvero non ci si smuoverà dai 14 giorni di quarantena per l’intero gruppo?

In realtà non c’è da preoccuparsi, dato che i meritevoli capi del nostro calcio hanno già tutto predisposto, nel caso, con piani che vanno dalla B alla Z, comprese W e Y, certo anche disponibili (ma non si dice) a chiudere un occhio nel caso qualche “positivo” risulti in realtà vittima di una improvvisa indisposizione; d’altra parte quante volte ci è stata data una formazione e poi in campo gli undici non erano gli stessi ed il motivo era ben diverso dal “cagozzo” notturno?

In fin dei conti, anche così fosse, il calcio si allineerebbe ai “furbetti” dei dati, perché c’è tra gli italiani chi pensa che i numeri giornalieri dell’epidemia non vengano, come dire, un tantino aggiustati a proprio beneficio e vanto?

Dunque la terza industria del Paese riprende il proprio andazzo virtuoso, lo fa con il beneplacito della politica, che si è fatta carico anche delle eventuali problematiche da danni sanitari, il che vuol dire che se qualcuno farà causa, invece del Presidente che lo ha mandato in campo, saremo noi italiani a pagare, tanto funziona sempre così, c’è “Pantalone” che paga, anche perché senza il calcio, come possono sopravvivere gli italiani?

Domanda retorica, lo so bene, perché molti risponderebbero che il giro di denaro è grandissimo …. e i posti di lavoro, anche dell’indotto? E così di seguito, tralasciando solamente il piccolo ed insignificante particolare che la terza industria del nostro beneamato Paese ha 2,5 miliardi di debiti, che in confronto a quanto dobbiamo a noi stessi con il Debito Pubblico è una quisquiglia, ma se poi sfogliando le notizie, le cose che leggiamo sono le solite cifre da capogiro di chi compra chi, oltre a quelle di ingaggi stratosferici per dei somari con la badante, come la mettiamo?

Certo, gli italiani hanno bisogno di normalità, distrazioni, lavoro, magari anche di sapere finalmente se sono positivi o negativi ad un tampone, quei tamponi che non ci sono per la gente comune, ma che politici e calciatori consumeranno a iosa, perché altrimenti come ci distraiamo?

Ho già scritto di quanto siamo spesso disattenti, oltre che disinformati, perché ci stanno menano in tanti il torrone con i tedeschi che sono ripartiti, e molti di questi sono quelli che i tedeschi li vedono come il fumo negli occhi, ma quando fa comodo, non c’è santo che tenga, ed anche i “nemici” diventano esempi ma seguire, imitare.

Male che vada Gravina o qualche esimio Presidente potrà sempre incatenatasi davanti Palazzo Chigi, magari Conte gli riserverà le medesime attenzioni della Milo, anche senza ritirare le patatine, naturalmente!
Buon calcio a tutti, specie a quelli che dopo questa ennesima farsa lo ritengono ancora “credibile” oltre che uno spettacolo.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Fotolia

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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