Ancora una volta si è costretti a scrivere della tragica morte di una giovane investita da un treno, mentre attraversava imprudentemente i binari a Casalnuovo di Napoli, sul tratto ferroviario Napoli-Nola.

La ragazza, Raffaella Ascione, di soli 20 anni, è morta durante la notte; c’erano altri due giovani con lei ad attraversare quel passaggio a livello intorno alle 22:00 di ieri sera: una ragazza di 22 anni, che è attualmente in ospedale e un terzo ragazzo, 26 anni, che è rimasto illeso.

A comunicare la notizia sono stati i Carabinieri di Casalnuovo, che sono intervenuti sul posto.

Tante, troppe vite spezzate sui binari. Il 21 aprile scorso era toccato a una ragazza che a Milano era stata travolta e uccisa da un Frecciarossa perché aveva attraversato i binari con le cuffie nelle orecchie.

Il numero dei pedoni che vengono investiti in questo modo sta aumentando vertiginosamente, complice, secondo il direttore dell’Ansf, Amedeo Gargiulo, la “mancanza di educazione ferroviaria” che riguarda anche, ma non solo, gli stranieri “spesso abituati nei loro paesi a camminare lungo i binari come se fossero strade”.

Stando ai dati provvisori dell’Ansf, l’Autorità nazionale per la sicurezza nelle ferrovie, nel 2015 ci sono state 89 vittime di incidenti dovuti all’indebita presenza dei pedoni sui binari, tra morti e feriti gravi, in crescita dell’11% rispetto all’anno precedente e in controtendenza rispetto ai “segnali incoraggianti” della sicurezza del trasporto ferroviario in generale. La presenza di pedoni sui binari è la maggiore causa di morte sulle ferrovie, con 57 decessi. In totale le vittime di incidenti ferroviari gravi sono 100 nel 2015 (con 59 morti e 41 feriti gravi).

Una situazione davvero allarmante.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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