Alcuni servizi d’intelligence europei hanno annunciato che il viaggio del Papa nella Repubblica Centrafricana richiede “molta, molta attenzione”: non sembra infatti esserci un vero e proprio allarme ma i rischi sono molto alti.

In Vaticano, le autorità hanno iniziato già da tempo a pianificare il viaggio che è in agenda dal 25 al 30 novembre e include tappe anche in Kenya e Uganda; al momento non ci sarebbero cambiamenti in programma.

La visita del 29 novembre a Bangui, la capitale della Repubblica Centrafricana, è quella su cui si concentrano i rischi maggiori: il controllo del territorio nel paese è molto complesso, ci sono molteplici fattori di minaccia che non riescono ad essere attenuati dalla presenza del contingente dell’Onu.

E’ pertanto ovvio che la presenza del Papa nella cattedrale, un evento che richiamerà migliaia di persone, rischia di essere difficilmente controllabile.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui