A due anni dall’inizio della pandemia di Covid-19, l’Europa potrebbe presto entrare in un “lungo periodo di tranquillità” grazie agli alti tassi di vaccinazione, alla variante Omicron più mite e alla fine dell’inverno.

“Non possiamo dire che tutto sia finito, ma voglio evidenziare che la Regione europea ha la straordinaria opportunità di prendere il controllo della trasmissione. Questo contesto, che finora non abbiamo mai sperimentato durante la pandemia, ci dà la possibilità di un lungo periodo di tranquillità e un livello molto più elevato di difesa della popolazione, anche in caso di una variante più virulenta”. E’ ottimista Hans Kluge, direttore dell’Oms Europa, nel quadro tracciato in conferenza stampa sulla situazione pandemica europea, tanto da parlare di “un plausibile finale di partita per la pandemia”.

“Questo periodo di maggiore protezione – sottolinea – dovrebbe essere visto come un “cessate il fuoco” che potrebbe portarci una pace duratura. A condizione che si continui a consolidare e preservare l’immunità continuando a vaccinare, anche con terza dose; mantenere alta l’attenzione sui più vulnerabili; promuovere comportamenti di autoprotezione e responsabilità individuale; intensificare la sorveglianza per scoprire nuove varianti tempestivamente”.

Ad avvalorare l’ipotesi dell’Oms c’è anche il fatto che “l’aumento dei ricoveri si sia verificato principalmente nei Paesi con una minore diffusione delle vaccinazioni nelle fasce vulnerabili. Inoltre nel complesso le terapie intensive non sono aumentate in modo significativo e il numero dei decessi in tutta la Regione inizia a stabilizzarsi”.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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