Da annoverare fra le certezze incrollabili, ci sono anche le ormai puntuali frasi choc di Donald Trump, il candidato repubblicano alla presidenza Usa, che nell’ultimo comizio a Wilmington, in North Carolina, ha definito Hillary Clinton “un presidente pericoloso”, aggiungendo un’affermazione che ha scatenato diverse polemiche.

“Se Hillary riuscirà a nominare i giudici che vuole – ha detto Trump – non c’è niente che possiate fare. Ma per la gente a cui piace il Secondo emendamento (quello che riconosce il diritto a possedere armi, ndr), magari una soluzione c’è”.

Naturalmente è arrivata secca la replica del comitato elettorale della Clinton: “Ecco perché Trump è pericoloso. Una persona che sta cercando di diventare presidente non dovrebbe in alcun modo istigare alla violenza”.

Certo che viene da chiedersi chi scriva i discorsi a Trump, vista la disastrosa strategia comunicativa. Tra l’altro, le sue affermazioni non disturbano solo i Democratici. Cinquanta esperti di sicurezza nazionale, che hanno lavorato per l’amministrazione Bush, hanno firmato una lettera nella quale lo criticano pesantemente, sostenendo che metta a rischio la sicurezza del Paese. Ma il miliardario newyorchese tira dritto per la sua strada, incurante di tutto e tutti.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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