Se sparissero, non mancherebbero a nessuno, anche perché, viste le prestazioni non sempre ottimali, viene da chiedersi se non sarebbe meglio fare come alcuni paesi esteri: si paga un’assicurazione sanitaria annuale e stop. Niente Ticket, nessun costo aggiuntivo.

Ora, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sta vagliando la revisione del sistema dei ticket sanitari e sembra che sul tavolo vi sia anche l’ipotesi di ridurre la spesa per quella fascia di popolazione che fatica – e non poco – a pagarsi le cure mediche.

Insomma, si punterebbe a far pagare di più i ricchi per garantire l’assistenza a tutti. A riportare la notizia è stato il Corriere della Sera; già domani, il ministro ne parlerà con i governatori delle Regioni che sarebbero dispostissimi ad appoggiare la proposta, purché questo non si traduca in un rincaro delle loro spese. E’ noto infatti che se da un lato si taglia, significa che i soldi vanno presi da qualche altra parte.

Il ragionamento portato avanti dalla Lorenzin è il seguente: i ticket valgono tre miliardi sui 113 del Fondo sanitario nazionale, quindi un margine per eliminare la tassa sulla salute introdotta negli anni ’80 c’è, chiaramente inserendo delle misure compensative. Per esempio, si sta pensando di annullare la detrazione del 19% per farmaci e spese mediche oltre una certa soglia di reddito oppure di individuare una franchigia in base al reddito, superata la quale le prestazioni sarebbero a pagamento.

Favorire le fasce più deboli, i poveri e gli anziani, e avviare una nuova revisione della spesa sanitaria affidando la responsabilità della manovra alle singole regioni potrebbe essere il passo vincente per migliorare il servizio sanitario nazionale.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui