TENIAMO DURO VACCINO IN ARRIVO: PFIZER CERTA

Il primo vaccino anti-Covid c’è o quasi.
Si chiama “BNT162b2”. Ha dimostrato un efficacia al 90%.
Nessun effetto collaterale nei 45mila volontari, solo qualche linea di febbre.
Se non vi saranno intoppi, entro fine anno verranno distribuite nel mondo 50 milioni di dosi, e i primi a beneficiarne saranno gli Stati Uniti, forse già tra un paio di settimane.
Il vaccino è quello sviluppato congiuntamente dall’americana Pfizer e dalla tedesca BioN-Tech.
E’ stato il presidente di Pfizer a darne notizia.
Le due multinazionali hanno comunque sottolineato che i test proseguiranno e che l’ultimo passaggio prima del via libera alla somministrazione, che inizierà dai medici e dalle categorie ad alto rischio, è l’autorizzazione d’urgenza da parte della Food and Drug Administration.
L’annuncio ha fatto schizzare alle stelle le Borse, Joe Biden esulta, ma resta prudente.
L’immunologo americano Fauci parla di “efficacia straordinaria” del siero.
Il ministro degli esteri tedesco Spahn, ha affermato che se l’iter verrà completato, si tratterà del “vaccino più veloce nella storia dell’umanità”.

Entro dicembre sono attesi i dati di altri due vaccini: quello dell’inglese Astrazenica e dell’americana Moderna.
Pfizer e BioNtech prevedono di distribuire un miliardo e 300 milioni di dosi entro fine 2021.
Il ministro alla Salute, Speranza, ha compiuto un atto epocale per il quale passerà alla storia.
Ha ricevuto i funzionari del colosso farmaceutico Pfizer, con i quali ha firmato ufficialmente l’accordo, che prevede la fornitura all’Italia di un milione e settecentomila dosi di vaccino anti- Covid entro la metà di gennaio.

Un annuncio atteso da tutto il mondo, e persino inaspettato in tempi così relativamente brevi, se si considera che, mediamente, per trovare antidoti a malattie virali importanti, quasi sempre occorrono anni, e non mesi.
Adesso non ci resta che attendere, ed aspettare, armati di santa pazienza e di grande buon senso.

Il numero delle prime dosi che arriveranno, secondo accordi, sarà certamente irrisorio rispetto a quello dell’intera popolazione italiana. Va detto che i primi a beneficiarne saranno, non solo coloro che combattono in prima linea, ma anche le persone anziane e fragili che vivono nelle case di riposo.
Fondamentale sarà trovarci preparati quando arriverà, il tempo della prevenzione è capillare e, per preparati, si intende sani.
Obiettivo questo, raggiungibile, solo alla condizione che vengano osservate con scrupolo certosino le disposizioni in atto, e quelle fatalmente a venire, che continuano a essere diramate dal “quartier generale”, per limitare i danni in questa guerra totale.

Assistiamo a uno scenario sicuramente compromesso, incerto: le persone di ogni età e livello è stremata, economicamente e psicologicamente.
I continui cambi di rotta, con le diverse bandiere, rossa, arancione e gialla stanno facendo crescere il disorientamento, e la tensione è ormai a fior di pelle.

Che dire?
Forse c’è chi pensa che sarebbe stato meglio dichiarare un lockdown generale alla cinese, piuttosto che questa snervante “doccia cinese”. Ma tant’è!
Facciamo i bravi, mi vien da scrivere, ora l’importante è che ciascuno, consapevolmente, gestisca con responsabilità e prudenza la propria vita quotidiana, evitando di trasformare le prossime feste di Natale nella scellerata replica delle vacanze estive.
E dopo, quando tutto sarà passato, quando finalmente il vaccino sarà arrivato, beh… potremmo concederci una delle frasi più belle di una canzone del grande Lucio Dalla ….sarà Natale tutto l’anno!!!
Speriamo.

A cura di Sandra Vezzani editorialista – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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