“Da ieri Gazprom ha annunciato una restrizione dei flussi di gas. Questa restrizione è stata calcolata sulle capacità totali e ieri è stata circa del 10%. Sta di fatto che  stiamo ricevendo meno gas e questo impatta non tanto sulle nostre  attività giornaliere quanto sugli stoccaggi”. Lo afferma il ministro  della Transizione EcologicaRoberto Cingolani, in occasione di Forum Pa.

Le motivazioni alla base della riduzione dei flussi, spiega Cingolani, “possono essere tecniche ma anche di pressione politica. Vedremo nei prossimi giorni cosa succede perchè il taglio del gas russo all’Europa potrebbe dipendere da problemi tecnici, perchè non arrivano i componenti a causa delle sanzioni o potrebbe essere una rappresaglia di fornitura. Stiamo monitorando con gli operatori”. E’ quanto ha affermato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani al question time al Senato

“Stiamo valutando tutto quanto. Al momento la situazione è sotto controllo, il danno è limitato ed è, in questa fase, compensabile”  afferma il ministro spiegando di avere più di 2-3 piani di riserva:  “Abbiamo gli stoccaggi, comprese le riserve, intorno al 54% e dobbiamo arrivare al 90%. Ci sono in corso delle operazioni per accelerare e stiamo monitorando tutto quanto. Adesso non c’è altro da fare,  dobbiamo avere dei dati statistici più accurati per decidere eventuali livelli di intervento”.

La compagnia energetica austriaca OMV ha reso noto una riduzione delle forniture da parte di Gazprom, senza indicare l’ammontare del taglio. In una nota, la società ha assicurato che l’approvvigionamento di gas per i suoi clienti “al momento resta garantito”.

Per ora la Russia sta dando “avvertimenti” sulle forniture di gas naturale “ad alcuni Stati membri”, ma il Cremlino non ha preso “decisioni solide, quindi dobbiamo prendere questi segnali per quello che sono”. Lo ha detto il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, arrivando all’Eurogruppo, dopo i tagli nelle consegne di gas da parte di Gazprom ad alcuni Paesi Ue, tra cui l’Italia. Nelle ultime previsioni economiche Ue l’emergere di problemi nelle forniture di gas era tra gli scenari avversi e “questo porterebbe la crescita entro l’anno in territorio negativo, ma per ora non è così”, ha aggiunto

Circa il 90%-95% delle forniture di gas di Gazprom destinato all’export sono già state pagate in rubli. Lo ha detto il vice primo ministro russo Alexander Novak ai giornalisti al Forum economico internazionale di San Pietroburgo. “Coloro che hanno espresso il desiderio e la volontà sono passati” al pagamento in rubli. “Si tratta di una grande parte se prendiamo il volume totale”, ha aggiunto. A Novak è stato chiesto se l’Ungheria possa diventare un hub per il gas russo. “Dipende tutto dai contratti firmati con l’azienda. Gazprom da’ il gas a vari paesi. Le forniture vengono eseguite rigorosamente in linea con i contratti”, ha affermato.

Il flusso di gas da Nord Stream potrebbe avere difficoltà e il ceo di Gazprom, Alexey Miller, afferma che non c’è alcuna soluzione al problema perché le sanzioni stanno impedendo alla società di ottenere le apparecchiature per riparare il gasdotto che porta il metano in Europa attraverso la Germania. Miller ha spiegato che la Russia garantirà “forniture sicure agli amici” di Mosca come la Cina verso cui nei primi 5 mesi dell’anno i flussi di gas sono aumentati del 67%.

A cura di Renato Lolli – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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