TRONCHETTI-PROVERA
UNA OPA DA 7 MILIARDI. TRONCHETTI RIMARRA’ ALLA GUIDA FINO AL 2021.

Adesso il conto alla rovescia è veramente partito per il riassetto finanziario della Pirelli e l’ingresso di China National Chemical Corporation. Ieri ci sono proseguite le verifiche degli accordi per il passaggio ai cinesi della quota della Bicocca detenuta da Camfin, a 15 euro ad azione. Stesso prezzo a cui verrà lanciata l’Opa totalitaria per ritirare il gruppo dal listino. Oggi, salvo slittamenti, dovrebbe iniziare la successione dei consigli delle società coinvolte, ossia a Nuove Partecipazioni, Camfin, Coinv, Unicredit e Intesa Sanpaolo, per i via libera. I board dovevano inizialmente riunirsi ieri, ma sono slittati per consentire un’ultima verifica degli accordi. «Entro il weekend di chiude. Ci sono ancora dei passi da fare» ha detto ieri sera il presidente della Pirelli, Marco Tronchetti Provera, intercettato dai giornalisti sotto la sede Camfin.

China National Chemical Corporation, un colosso da 40 miliardi di dollari di fatturato, entrerà attraverso un’Opa totalitaria da 7 miliardi di euro con cui la Pirelli verrebbe ritirata da Piazza Affari per poi procedere al riassetto. L’operazione prevederebbe il conferimento del 26% di Pirelli detenuto da Camfin a una newco controllata da ChemChina e in cui entrerebbero gli attuali soci stabili del gruppo milanese, e quindi il lancio dell’Opa a 15 euro ad azione. Prezzo già superato ieri a Piazza Affari, dove in chiusura i titoli sono arrivati a 15,2 euro, livello mai raggiunto da quando Pirelli è quotata. Ai movimenti in Borsa è legato il delisting. Serve almeno il 95% del capitale per poter procedere al ritiro dal listino. Tuttavia, secondo fonti vicine al dossier, qualora la soglia non venisse raggiunta ci sarebbe un piano alternativo per arrivare comunque al ritiro.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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