Sul blocco dei licenziamenti “la partita non è chiusa, al governo abbiamo chiesto che si possa riaprire un confronto”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dalla manifestazione in piazza Montecitorio.

“Anche a Confindustria diciamo che per noi il primo luglio non può essere il giorno in cui partono i licenziamenti. Se dovessero non cambiare la norma, diciamo che non siamo disposti ad accettare passivamente, a subire i licenziamenti”.

Inoltre “nei prossimi giorni incontreremo tutti i gruppi parlamentari, perché oggi è il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Le chiacchiere sono finite”. Anche sulla governance non abbiamo visto i testi. Ci è stato detto il fatto teorico importante che nella cabina di regia saranno coinvolte le organizzazioni sindacali ma non è sufficiente. Stiamo parlando di riforme che andranno avanti per sei anni. Chiediamo che il confronto preventivo diventi un vincolo. Prima di fare le riforme chiediamo che venga strutturato un confronto. Non chiediamo un diritto di veto ma di poter verificare di volta in volta che ci sono le condizioni”.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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