SIMONA MALPEZZI SENATRICE PD

Il discorso della Meloni è stato vago e indefinito: è stato anche il discorso delle assenze. E anche la sua replica ha lasciato molti punti interrogativi. Assente è la transizione digitale. È sparito anche il ministero. Sembra che lei sottovaluti una sfida enorme da cui dipende il nostro futuro e la competitività dell’Italia. È sparita la transizione ecologica a dimostrazione che i conservatori sono i peggiori nemici dell’ambiente e della sostenibilità, da Trump a Bolsonaro. La questione ambientale non è tema ideologico da ricchi Presidente, ma è la chiave per garantire il futuro ai nostri figli“. Così la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi, al Senato nelle dichiarazioni di voto sul governo Meloni. “Lei ha detto che è un underdog – ha proseguito – ha parlato a chi non ce la fa, ma non ha spiegato in alcun modo come intenda aiutare chi non ce la fa, come intenda combattere le disuguaglianze. Anzi ha annunciato che alcuni sostegni, come il reddito di cittadinanza, saranno messi in discussione, e non ha detto una parola contro il male di questo tempo che è la precarietà, soprattutto delle donne e dei giovani. Assente è il lavoro e non cita mai i lavoratori come tali. Nel suo intervento non c’è alcun riferimento a migliori condizioni di lavoro e diritti: salario minimo o innalzamento dei salari per combattere l’inflazione. Noi una proposta ce l’abbiamo: una mensilità in più agendo sul cuneo fiscale, quindi per tutti i lavoratori. Lei non ha parlato neanche un attimo ai giovani precari, atipici, parasubordinati, più o meno falsi autonomi, ai nuovi lavoratori delle piattaforme, ai lavoratori delle piccole e piccolissime imprese, alla stragrande maggioranza dei lavoratori. Alle parole non dette, se ne aggiungono altre usate male. Penso al merito che è una bellissima parola Presidente ma per poter essere premiati le ricordo che, come minimo, bisogna essere messi in grado di gareggiare alla pari. Questo significa che prima di parlare di merito io vorrei che la scuola si occupasse di combattere tutte le disuguaglianze e di garantire che nessun destino sia già scritto. Il punto è la distanza culturale fra di noi. Vorrei segnalarle che l’inverno demografico è un tema per noi principale ma non abbiamo nessuna intenzione di declinarlo in modo ideologico attraverso la denominazione di un ministero. Per lei le pari opportunità vanno con la natalità come se vi fosse l’assegnazione di un destino preordinato che si accompagna alla maternità. Per noi parità significa dare lavoro alle donne e una retribuzione in linea con quella degli uomini”.

In quest’aula pochi giorni fa il Presidente La Russa, accogliendo l’invito della senatrice Segre – ha inoltre affermato – ha reso omaggio al 25 Aprile inserendolo tra le date fondative e cruciali della nostra identità nazionale. Nel suo discorso di ieri alla Camera non lo ha fatto. Non ha dedicato alcun riferimento alla Resistenza”, che “è stata ed è tuttora la sorgente ideale e valoriale della nostra Costituzione e della nostra Repubblica”. Malpezzi ha infine contestato il superamento del tetto sul contante: “Significa evasione, così lo diciamo in maniera semplice“.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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