Anche la Juventus approfitta dello scivolone dell’Inter e sale al secondo posto, a un punto dal Napoli capolista, grazie al successo di Bologna. Pareggi senza reti tra Sampdoria e Sassuolo e tra Fiorentina e Genoa. In coda, prezioso successo del Crotone a spese del Chievo.

Questi i responsi delle quattro partite del pomeriggio domenicale della diciassettesima giornata di serie A.

Bologna-Juventus 0-3 Al Dall’Ara entrambi i tecnici col 4-3-3. Donadoni sostituisce l’infortunato Palacio con Okwonkwo (prima presenza dall’inizio per il nigeriano), nel tridente con Verdi e Destro. Allegri lascia di nuovo in panchina Dybala, i tre d’attacco sono Douglas Costa, Higuain e Mandzukic con Khedira, Pjanic e Matuidi a centrocampo. Ospiti subito in pressione, i felsinei sono costretti sulla difensiva. L’azione della Juve non trova comunque molti sbocchi, il pacchetto arretrato rossoblù evita grattacapi a Mirante. Rare le ripartenze del Bologna, Donsah ha una chance importante quando scende per vie centrali e conclude dal limite costringendo Szczesny ad allungarsi in tuffo. Proprio poco dopo (27’) colpisce la Juve: punizione dal vertice sinistro dell’area, Pjanic disegna una parabola che finisce sotto l’incrocio nonostante l’intervento disperato di Mirante. Bianconeri ora più tranquilli, pronti a sfruttare i momenti favorevoli. E quello del raddoppio arriva al 36’, con Pjanic che dalla trequarti premia l’inserimento di Mandzukic, stop di petto e diagonale mancino del croato. Sotto di due reti, Donadoni aspetta qualche minuto nella ripresa prima di inserire Petkovic per l’evanescente Destro (Okwonkwo va a fare l’attaccante centrale). Ma il Bologna non riesce comunque a farsi vedere dalle parti di Szczesny. La Juve pungola in velocità, sfruttando le fasce. E al 64’ arriva il tris: cross di Alex Sandro, respinta corta di Helander, gran sinistro al volo dal limite di Matuidi che sorprende Mirante sul primo palo. Il portiere si rifà sulla rasoiata di sinistro di Higuain. Quindi Allegri ruota l’organico: Bernardeschi per Douglas Costa, poi Dybala per Mandzukic (dolorante alla gamba). Donadoni inserisce Krejci per Okwonkwo. Chance per Dybala, innescato a centrocampo da Higuain galoppa verso l’area e libera un bel sinistro che Mirante alza in corner. Pulgar ci prova dai 25 metri, fuori di poco. Sipario sulla partita con le occasioni per Higuain e Dybala che non trovano il poker. Juventus seconda a 41 punti, Bologna fermo a quota 21.

Sampdoria-Sassuolo 0-1 Giampaolo schiera l’undici titolare con Ramirez alle spalle di Quagliarella e Zapata; Torreira, Barreto e Praet a centrocampo.Iachini si presenta con Politano, Berardi e Falcinelli nel tridente d’attacco. Partita aperta e ben giocata, risolta solo nel finale. La cronaca. Strinić al cross basso dalla sinistra, Lirola devia rischiando l’autorete, il pallone sfila sul secondo palo dove Quagliarella non ci arriva di pochissimo. Silvestre manda alto di testa. Finale di frazione di marca neroverde. Tripla occasione per il Sassuolo: conclusione al volo di Politano che chiama Viviano a una grande parata, poi ci provano sia Duncan sia Falcinelli ma trovano prima l’opposizione di Ferrari e ancora il portiere a sventare. A ruota c’è anche il palo di Politano con un sinistro da fuori area. Buon Sassuolo anche in apertura di secondo tempo, un diagonale di Politano termina a lato di poco, poi Falcinelli impegna Viviano. Le emozioni più forti della partita sono nel finale: Gavillucci concede un rigore al Sassuolo per fallo di mano di Ferrari su cross da destra di Politano, lo stesso attaccante neroverde va sul dischetto ma il suo sinistro viene deviato con un gran balzo da Viviano, sul prosieguo dell’azione, nuove proteste del Sassuolo per un tocco con le mani da parte di Torreira, ma l’arbitro sorvola (82’). La partita la risolve Matri, entrato al 74’ per Berardi: al 90’ l’ex Juve e Milan si coordina bene e col sinistro gira in porta un traversone dalla sinistra di Ragusa. Sampdoria ferma a 27 al sesto posto, Sassuolo a 17, sestultimo.

Fiorentina-Genoa 0-0 Pioli schiera il 4-3-3: Chiesa e Théréau ai lati di Simeone in attacco. Ballardini con il 3-5-2: in avanti la coppia Pandev-Taarabt. I padroni di casa fanno la partita, ma il Genoa si difende con ordine e porta a casa un buon pareggio. La prima occasione peraltro è per i rossoblù: Taarabt tira a rete, Sportiello alza sopra la traversa. Poi iniziano le occasioni viola. Sinistro di Chiesa fuori di poco. Simeone fuori. Cross di Chiesa e per pochi centimetri Biraghi manca il tap in. A inizio ripresa, Benassi di testa manda fuori su un traversone di Laurini. Sempre di testa, Pezzella manda alto di poco su corner di Badelj. Perin para su Chiesa. Ci prova ancora Simeone, ma la mira difetta. Pezzalla di nuovo di testa, ancora mira imprecisa. I viola attaccano, i rossoblù si difendono, e il risultato non cambia fino al fischio finale di Calvarese. Fiorentina a 23 punti, Genoa quart’ultimo a 14.

Crotone-Chievo 1-0 Zenga cambia solo un elemento rispetto alla formazione che ha perso in casa del Sassuolo: Trotta prende il posto di Tonev e va a formare la coppia d’attacco con Budimir. Maran fa tornare titolare Gobbi al posto di Jaroszynski come terzino sinistro mentre a centrocampo Rigoni sostituisce Depaoli; in avanti, Birsa a sostegno di Inglese e Meggiorini, il quale deve alzare bandiera bianca dopo appena 24’, lasciando il posto a Pellissier. I padroni di casa passano in vantaggio con un gol rocambolesco: sugli sviluppi di un corner, Stoia colpisce la traversa, in mischia Ajeti pesca Budimir libero sul secondo palo per la zampata vincente (34’). Ripresa. Trotta alto di poco da buona posizione. Budimir, Sorrentino coi piedi. Annullato per fuorigioco un gol di Inglese. Nel recupero, Zenga viene allontanato per proteste dall’arbitro Pairetto. Crotone quint’ultimo a 15 punti, Chievo fermo a 21 con il Bologna.

Benevento-Spal 1-2 Nella delicata sfida del ‘Vigorito’ tra ultima e penultima in classifica la Spal batte 2-1 il Benevento. Il Benevento ha raccolto in casa l’unico punto conquistato finora in campionato. I ferraresi ne hanno raccolti fuori casa solo due. De Zerbi schiera il 4-3-3, Semplici mette in campo il solito 3-5-2. Possesso palla prolungato della squadra di Semplici, il Benevento attende nella propria metà campo e tenta di ripartire in contropiede. D’Alessandro ci prova, ma domina la cautela. Al 39’ Memushaj tocca il pallone con la mano in area, ma l’arbitro decreta che il tocco è involontario dopo aver consultato il Var. Ritmi bassi e poca intensità nel primo tempo. La formazione di casa ha creato due occasioni con Chisbah e D’Alessandro, per la Spal un tentativo di testa di Grassi. Al 52’ conclusione pericolosa di Floccari che si stampa sulla traversa. Poi la gara si infiamma:al 59’autogol di Cremonesi su tocco di Costa. Replica Floccari al 64′ su assist di Schiattarella per il pareggio della Spal. Al 69’ ancora Benevento con un incredibile tiro al volo di Letizia che sfiora la traversa, ma al 73’ Floccari mette a segno la sua doppietta e porta avanti i ferraresi. All’82’ doppia occasione per la formazione di casa: prima il calcio di punizione di Cataldi parato da Gomis e successivamente il colpo di testa di Puscas bloccato. I tentativi dei padroni di casa si fermano qui. Per la Spal una vittoria preziosa.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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