La dodicesima giornata di Serie A, mi riporta indietro ai tempi in cui giocare al totocalcio era un’abitudine settimanale per milioni di italiani.
Vero che ognuno sperava ardentemente nel tredici milionario e, di conseguenza, non mancava mai il risultato impensabile, quel “clamoroso al Cibali” che avrebbe cambiato la vita al fortunato tredicista e se poi i risultati azzeccati erano dodici pazienza, ci si accontentava di recuperare qualcosa dei tanti soldi spesi per un…. Dieci/undici!!!

Oggi invece si gioca online e persino su quando verrà segnata la prima rete di quella che è diventata la …. tre/quattro giorni …. Settimanale!
Bando alle ciance e partiamo dalla classica che davanti non è cambiata, dati i pareggi di Napoli e Milan; logico quello rossonero nel derby meneghino, meno quello casalingo degli azzurri, ma evidentemente il Verona non porta buono al Maradona, Juric o Tudor che sia.

L’inter butta via la possibilità di accorciare le distanze dalla coppia di testa, con un rigore che Lautaro non tira da grande attaccante, ma Tatarusanu ci mette pure del suo.
Chi invece non manca l’occasione è l’Atalanta, vittoriosa in quel di Cagliari, dove si chiedono se Mazzarri andava preso, ma dove la domanda vera dovrebbe essere: perché Di Francesco? Anche la Lazio fa tre passi avanti, lasciando la Salernitana a leccarsi le ferite, ma poteva oggettivamente finire diversamente?

Chi invece ci credeva era la Roma, però evidentemente il Venezia ci ha creduto di più e meglio, e tanto per cambiare non è bastato Mou per cambiare partita e risultato.
Vince pure la Juve, che batte alla fine una Fiorentina rimasta in dieci ed a cui manca probabilmente un rigore, argomento che non fa neppure più notizia e conferma semmai che arbitro più VAR fanno spesso più danni della sola ex giacchetta nera. Rigore che anche a Spezia potrebbe cambiare il risultato, ma anche nel golfo ligure uno dorme, mentre l’altro è in bagno ….

Così un comunque brutto Torino permette a Motta di salvare la panca, cosa non riuscita a Ballardini, che con il suo Genoa pareggia ad Empoli e chissà se basterà al doriano D’Aversa, sconfitto in casa dal Bologna.

Il resto è la vittoria dell’Udinese contro un Sassuolo distante da quello che sempre ci si attende e che nonostante una buona rosa, non è ancora riuscito a dare una sterzata positiva alla propria stagione.

Ora il campionato si ferma per lasciare spazio alla Nazionale di Mancini, che per staccare il biglietto per Qatar 2022 dovrà almeno pareggiare contro la Svizzera, cosa che non pare proibitiva, a patto di ritrovare lo spirito europeo.

Maurizio

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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