Scuole e università chiuse in tutta Italia fino al 15 Marzo. Lo ha deciso il governo, riunito a palazzo Chigi questa mattina per affrontare l’emergenza sanitaria che necessita di tempo per studiare a fondo il coronovirus.

L’annuncio ufficiale arriverà dopo l’ultimo via libera del comitato scientifico, ma lo stop sembra vicino e dovrebbe riguardare tutte le regioni a partire già da domani e fino al 15 marzo. “Nessuna decisione sulle scuole è stata presa, non c’è la chiusura al momento – ha frenato il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina -. Abbiamo chiesto al comitato tecnico-scientifico una valutazione se lasciare aperte le scuole o chiuderle. Un parere che sia proporzionale allo scenario epidemiologico del Paese in questo momento. La decisione sarà quindi presa nelle prossime ore”.

Questa mattina, tra le ipotesi sul tavolo per contenere la diffusione del coronavirus nel Paese c’era infatti anche quella che prevede la chiusura delle scuole in tutte le Regioni d’Italia per quindici giorni. Durante il vertice è arrivato il semaforo verde: stop a tutte la attività didattiche. “L’attenzione è massima, stiamo prendendo delle decisioni che incidono sullo stile di vita degli italiani e siamo ancora in una situazione di allarme, secondo i dati scientifici. Il contagio potrebbe anche estendersi, non sappiamo quando raggiungeremo il picco”, aveva spiegato il premier Conte in mattinata.

Come riporta Repubblica, si tratta di una decisione complessa che avrebbe costi sociali enormi. Una strada che comunque l’esecutivo ha valutato prendendo in considerazione diversi punti. Sarà necessario coordinare, attraverso il ministro Francesco Boccia, il rapporto con le Regioni in modo da evitare che ognuno proceda in modo diverso. Si dovrà poi capire come salvare l’anno scolastico e su questo punto il ministro Lucia Azzolina è già al lavoro. La sospensione temporanea potrebbe essere estesa a un mese e non sarebbe comunque inferiore alle due settimane.

Il governo si è così affidato al parere della commissione scientifica che già ieri aveva consigliato la chiusura per un mese degli eventi sportivi in tutto il Paese. “Meglio tenere le scuole chiuse – ha dichiarato a LaPresse il virologo Roberto Burioni -. Vanno adottate tutte le misure necessarie per contenere il contagio e rallentarlo. Altrimenti si accetta il rischio di infettare e di infettarsi. È giusto chiudere le scuole in tutte le zone in cui ci sono casi infetti, tenendo conto che questi si stanno diffondendo in tutta Italia”.

Subito dopo la notizia della chiusura delle scuole sono arrivati i primi commenti. “Urgente stanziare aiuti economici per i genitori che lavorano e che con le scuole chiuse hanno problemi con i figli a casa”, ha dichiarato Matteo Salvini.

“Finalmente da Roma a Milano tutti hanno preso consapevolezza di quella che è realmente la situazione. Le notizie secondo cui il Consiglio dei ministri ha deciso di chiudere le scuole fino a metà marzo confermano che la linea assunta da subito dalla Regione Lombardia era quella corretta, l’unica per fronteggiare davvero il diffondersi del virus.

Ora più che mai bisogna remare tutti nella stessa direzione, senza polemiche per tutelare la salute dei cittadini”, ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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