Niente sciate sulla candida neve, caduta abbondante come da tempo non accadeva; niente sci quando già si era pronti a ripartire per gli ultimi scampoli invernali, che certo non avrebbero salvato la stagione, anche perché apertura non significava certo pienoni di alberghi ed impianti, tra divieti comunque in atto, distanziamenti da mantenere e “varie ed eventuali” da rispettare, anche solo a livello locale.

A poche ore dalla riapertura, ecco però nuovamente abbattersi la scure ministeriale, l’oscurantismo del CTS, che hanno scatenato la reazione delle Regioni e di quella parte politica sempre pronta a scagliarsi contro ogni decisione governativa, anche adesso che (chissà con quanta reale e leale volontà) del governo fanno parte.

Certo, i tempi sono stati brevissimi, specie considerando che in molti erano già intervenuti adeguatamente per accogliere sciatori e turisti al meglio; ovvio che le ragioni di chi si vede nuovamente ed ulteriormente penalizzato vadano sottolineate e che si debbano prendere adeguati provvedimenti per non veder morire il settore turistico invernale.

Però una cosa sono gli imprenditori ed i lavoratori del settore e, mi pare, un’altra siano quelli che “intervengono” sulla questione con più o meno merito e competenza, perché se qualche politico non è contento, può sempre andare a sciare in Francia, in Svizzera, in Austria, ammesso che innanzi tutto lo lascino entrare e trovi gli impianti aperti, cosa impossibile non solo in Italia, e se poi torna con il Covid, lo mandiamo a curarsi dove lo ha preso?

Esagero, ma a volte è difficile capire, dato ad esempio che i Governatori delle Regioni sbraitano per lo sci e però tengono i confini regionali chiusi agli spostamenti anche dove il colore è il giallo! Perché questo comporterebbe cosa: si può sciare in Piemonte, Lombardia, Liguria, ecc. ecc., ma senza sconfinare?

Se risiedi in Piemonte di piste a disposizione ne hai a iosa, ma volendo andare a Bormio ti è vietato, così come spostarsi verso le Dolomiti? Oppure i siciliani dove potrebbero andare a sciare? Tutti sull’Etna come in una scatola di sardine? Boh, sarà pure che sono tardo di comprendonio, ma posso sciare però solo dove me lo consentono i Presidenti di regione? Alla faccia della libertà tanto sbandierata!!!

Come dire che è giusto solo quello che decido io, gli altri invece sono tutti oppressori!!!
Se poi vogliamo che tutto questo ribollire sia solo un paravento per parlare di virologi, infettivologi, scienziati e …. portantini, allora la questione è diversa e non di poco; qualcuno è indispettito (magari anche invidioso) dal proliferare di gente che va in tv per dire la propria e che non ce ne siano due d’accordo tra di loro? Benissimo, se il problema è questo va affrontato in modo diverso, magari cambiando canale, così come andrebbe cambiato canale, o magari spenta la televisione, di fronte a certi spettacoli di politici e giornalisti partecipanti a trasmissioni dove non si va oltre il terrorismo mediatico, anzi ci si sguazza dentro in ogni modo possibile ed immaginabile.

In questo inizio di 2021 staremo senza sci e senza settimana bianca? Certo è un peccato, ma magari è peggio se al ritorno dell’agognata vacanza ci ritrovassimo in un letto di terapia intensiva, o anche solo nel letto di un ospedale, positivi ad un virus che chissà se e quando ci abbandonerà …. Perché a leggere i numeri giornalieri di contagiati e morti c’è davvero poco da stare allegri, salvo negare, negare, negare, tutto, anche l’evidenza del giorno e della notte, o magari essere contenti di aver riempito il locale di francesi trasfughi di un pranzo al ristorante (da loro sono chiusi, come gli impianti sciistici, lo sapevate?) e dal giorno dopo chiudere perché tutti “posseduti” dal Covid, tanto come si dice … è carnevale ed ogni scherzo Vale…!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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