Nonostante l’annuncio, da parte del legale di Francesco Schettino, di fare presto ricorso in Cassazione, la condanna per l’ex comandante della Costa Concordia è stata confermata.

I giudici della prima sezione penale della corte di appello di Firenze hanno confermato la pena inflitta nel processo di primo grado a Schettino; la nave naufragò la notte del 13 gennaio 2012 davanti all’isola del Giglio. Ci furono 32 morti tra passeggeri e membri dell’equipaggio, molti feriti e ingenti danni.

L’ex comandante era già stato condannato a 16 anni di reclusione e un mese di arresto nella sentenza del tribunale di Grosseto dell’11 febbraio 2015, per omicidio colposo, lesioni colpose, abbandono di incapaci e minori e naufragio colposo.

Oltre all’interdizione dalla professione marittima, La Corte ha anche disposto nei confronti di Schettino l’interdizione dai titoli professionali marittimi per cinque anni in relazione al delitto di naufragio colposo, e lo ha condannato al pagamento delle ulteriori spese processuali.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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