Non ci sono parole e se anche ci fossero non potrebbero mai esprimere pienamente il dolore, la distruzione e il senso di impotenza dinnanzi ad una simile tragedia. Il terremoto ha devastato case, preso vite e lasciato dietro di sé solo sofferenza. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è arrivato ad Amatrice e quando i giornalisti gli hanno domandato quale fosse il suo stato d’animo, lui ha risposto: “Nulla, non è il momento di parlare”.
In effetti, questo è piuttosto il momento di agire, il più in fretta possibile. Il premier si è intrattenuto per una ventina di minuti con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e con il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Renzi ha portato il proprio saluto a tutti gli uomini coinvolti nei soccorsi, con alcuni dei quali ha avuto un breve scambio di battute e delle strette di mano. Il presidente del Consiglio ha poi lasciato Amatrice a bordo dell’elicottero di Stato e si è recato a Rieti per un vertice operativo.
Nelle Marche, sono 1.500 gli sfollati; lo rende noto la Protezione civile regionale. La maggior parte dei senzatetto si concentra nel comune di Arquata del Tronto e della frazione di Pescara del Tronto, rasa completamente al suolo. Verranno ospitati quasi tutti in tendopoli che si stanno allestendo per la notte.