LUIGI DE SIERVO AD LEGA CALCIO

In Italia, quando va bene, le regole che ci sono non vengono rispettate e figuriamoci quindi cosa succede quando capitano fatti per cui di regole non ce né manco l’ombra, come nel caso pallonaro che sta mandando in tilt un mondo già in pieno delirio da Covid.

Capita infatti che il Genoa si ritrovi alle prese con una positività di gruppo, tra calciatori e staff, che “dovrebbe” impedire lo svolgimento del prossimo incontro casalingo (sabato) contro il Torino; giusto o meno che sia i grifoni hanno chiesto il rinvio della partita, tra l’assenza di provvedimenti da parte della Lega e della FIGC.

I vertici del nostro calcio sono in piena confusione mentale e gestionale, non essendoci nessun precedente e nessuna regola che possa derimere il caso nel migliore dei modi, o quantomeno dare un’indicazione precisa del da farsi, tanto che si parla di rinvio, ma non lo si decide, e di equipararsi alle regole UEFA, che dicono un incontro si possa comunque giocare, nel caso siano disponibili dodici/tredici giocatori, tra cui un portiere.

Però, la decisione in merito pare debba essere discussa durante la pausa per gli impegni della Nazionale e quindi cosa potrebbe succedere nel frattempo? Che Genoa-Torino non si gioca, ma dalla successiva giornata in poi con tredici disponibili si va comunque in campo!

Bella pensata, giusto per fare le cose uguali per tutti, come al solito, parlando di campionato che non può fermarsi e della solita “menata” di un torneo che meno regolare non può essere!

In questo “casino” ovviamente il Genoa non vorrebbe giocare ed il Torino non ha preclusioni in merito, salvo però pretendere che non si cambino le regole dalla giornata successiva, anche perché la settimana che ha preceduto la sconfitta contro l’Atalanta, ha visto il Toro allenarsi due soli giorni, causa un calciatore positivo, onde per cui se non si gioca contro il Genoa non lo si farà neppure nel caso siano in seguito gli stessi granata ad essere nelle medesime condizioni.

Il ragionamento non fa una grinza e non dovrebbe farlo a nessun livello, ma è meglio non scommettere sul fatto che i dirigenti del pallone nazionale siano così mentalmente pronti a prendere una decisione ragionevole; anche perché oggi sono Genoa e Toro le coinvolte e si può anche fregarsene delle regole e di come scriverle, ma se domani fossero le formazioni a “righe” o le romane nella medesima situazione? Le si manderà in campo, magari in uno scontro diretto ad altrettanto cuor leggero …. ed in tredici contati?

Di sicuro quello che non manca è il caos, anche se sarà retorico, ma tutto parte dall’aver voluto finire a tutti i costi la precedente stagione; bastava chiudere baracca e burattini, ragionare su quello che sarebbe stata la nuova stagione e stabilire limiti e regole, quanto a sicurezza e svolgimento del campionato, invece si è voluto andare avanti usando la buona stella perché nulla di grave succedesse, senza minimamente prendere in considerazione il fatto che la stagione successiva sarebbe iniziata comunque, ma completamente al buio in fatto di programmazione, fidando nel fatto che il Covid scomparisse ad agosto, così come era apparso!

Certo se quella del pallone è una delle prime attività italiane per quanto riguarda il fatturato, come stupirsi del fatto che il Paese sia completamente nella “m..da” economicamente parlando? Di fronte ad un problema oggi ci comportiamo così, ma domani discutiamo e cambiamo le regole, tanto chi se ne frega del fare eventuali danni a qualcuno? Basta che non sia ricco e potente, il resto, gli altri, non contano!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica
Nella foto in alto LUIGI DE SIERVO AD LEGA CALCIO

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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