Non c’è scappatoia alcuna, il Mondiale di Formula 1 sarà una lotta continua tra Hamilton e Verstappen, tra la Mercedes e la Red Bull, con tutti gli altri a fare da contorno a loro, i protagonisti assoluti del Circus; quelli che sono intoccabili anche quando combinano qualche pasticcio, anche quando meriterebbero di finire la gara senza punti, anche quando se le danno di santa ragione senza che nei loro confronti venga preso il ben che minimo provvedimento.

Bravi, forti e …. potenti, Lewis e Max sono protagonisti in tutto, piaccia o meno, e raccolgono consensi anche quando ci starebbero pure note meno compiacenti e melliflue; punzecchiarsi vicendevolmente, magari darsi qualche bel colpo di ruota, sarà il leit motive di stagione, con Max che ha accorciato le distanze, così come ha fatto la sua macchina, anche se bisognerà avere continuità vista la lunghezza del campionato.

Imola si è rivelata la solita di sempre: circuito magnifico nonostante i tanti cambiamenti apportati negli anni, con un percorso addolcito ma che con i suoi saliscendi, le sue curve, è tra i più belli del Circus; se poi ci aggiungi la pioggia, che allaga pezzi di tracciato e ne lascia altri asciutti, come accaduto domenica scorsa, ecco che si aggiunge ancora qualcosa in più allo spettacolo, alla suspance.
Figurarsi se a tutto questo si aggiunge una banda di gente scatenata, bravi o meno che siano, al volante di bolidi o di qualcosa che andrebbe spinto per viaggiare; non c’è neppure bisogno della scintilla per scatenare Lewis e Max, Charles e Lando, Daniel e …. magari diresti Fernando e Seb, ma gli anni passano, sono passati e loro non sembrano più i grandi campioni di una volta.

Pronti via ed ecco servita una bella sportellata da sorpasso, con tanto di pezzi d’ala che volano, la macchina che ballonzola sopra i cordoli, come fosse gli sci di uno impegnato in discesa libera …. poi ci si insegue, si va ai box, e Lewis lo penalizzano proprio i suoi nel cambio gomme …. che magari si innervosisce e sbaglia il posto di un sorpasso, come un ragazzino qualunque alle prime gare.

Però Lewis ha anche un gran …. culo (perché ogni tanto bisogna lasciare il politicamente corretto da parte, e chiamare le cose con il loro nome giusto), mette la retro e torna in pista fregandosene di chi arriva, di chi danneggia, tanto lui è un fenomeno e qualcuno scriverà del primo errore in cinque anni, dato che è il re, e se anche la fortuna (ed i commissari) è sempre e solo dalla sua, la cosa è legittimata del rango e dagli allori!
Max intanto scappa, e può sognare il premio migliore per il vincitore di Imola: la PIADINA rucola e squacquerone, che accompagnerà con un bicchiere di birra olandese, quella di casa sua, mentre dietro Russel fa il botto con Bottas e ridà speranza ai battuti; inutile illudersi però, perché Max oggi è di un altro pianeta ed alla fine la classifica del mondiale lo da secondo per un giro veloce di troppo, mettendo sul gradino più alto il re, bravo, spettacolare e …. fortunato una volta di più.

Un altro che deve ringraziare il Bottas-botto è Lando Norris, alla guida di una McLaren velocissima, ma anche fortunatissimo nel ritrovarsi lì davanti quando i secondi di distacco da Leclerc erano ormai una trentina; Norris è giovane e bravo indubbiamente, ma anche su di lui andrebbe scritto un libro dal titolo simile a quello “regalato” ad Arrigo Sacchi ….
Chi invece la fortuna proprio non la trova, manco a pagarla, è la Ferrari, che di passi avanti ne ha fatti, ma non tutti nella direzione giusta, almeno se si guarda madama fortuna; le rosse meriterebbero il premio del podio, del secondo posto di giornata, perché lottano bene ed hanno alla guida due con il piede non proprio leggero.

Certo, sia Leclerc che Sainz commettono qualche errore, ma pagano un tributo che va ben oltre i loro demeriti e quelli della Scuderia che, per una volta, non sbaglia scelte e strategie; i progressi andranno confermati anche nelle prossime gare, però la Ferrari pare aver imboccato una via diversa rispetto a quella delle ultime travagliate stagioni.

Davanti ci sono e ci saranno Lewis e Max, però anche a Maranello cominciano a pensare di potersi inserire nella lotta per il podio molto più spesso del recente passato, e se i due fenomeni sbaglieranno qualche volta ….

Hamilton e Verstappen, Verstappen ed Hamilton, la strada è questa ed almeno c’è un’alternativa, un po’ (eufemismo) di lotta, anche cattiva, perché la Formula 1 non è cosa da educande ed anche perché, fortunatamente, le auto sono diverse da certe “bare” purtroppo ben conosciute, sperando che anche la rivalità resti sempre nei limiti giusti, perché a trecento all’ora non si sa mai cosa può succedere ….

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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