Parliamo di “Mary Poppins” che a detta di questi “eminenti gestori della parola” avrebbero riscontrato che il film contiene parole discriminatorie e pertanto visibile solo dopo i 12 anni mentre per i bimbi più piccoli è “obbligatoria” la presenza di un adulto!
E tutto questo “scandalo” creato da questi “malati e/o deviati della parola” è dovuto al fatto che per indicare gli “spazzacamini” viene usato il termine “OTTENTOTTI” (termine che indica chi appartiene a una popolazione indigena, molto numerosa in passato, dell’Africa meridionale con caratteri affini a quelli dei boscimani e considerati primitivi!)
Naturalmente per dare peso alla loro “immensa e spropositata cultura letteraria” hanno anche “processato” l’Ammiraglio Boom per aver usato due volte quel termine “pericoloso e iniquo” che sicuramente confonde la giusta visione dei personaggi e la mente dei minori!
Innegabile la reazione di Vittorio Sgarbi che ha definito la decisione della Bbfc come una forma di censura e una grave negazione della libertà e dell’intelligenza!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica
(fonte: Corriere Adriatico)