Nei programmi futuri dei partiti che hanno vinto le elezioni il 4 marzo è stato inserito il superamento della legge Fornero. Ma intanto che si formi un governo stabile e duraturo, e che si verifichi l’effettiva realizzabilità delle promesse elettorali, tutti gli strumenti di flessibilità introdotti negli ultimi anni sono praticamente entrati in vigore.

L’ultimo, in ordine di tempo, è l’Ape volontaria, il sistema che permette di lasciare il lavoro con tre anni e 7 mesi d’anticipo, dunque a 63 anni invece dei canonici 66 anni e 7 mesi, grazie ad un prestito del sistema bancario da restituire poi a rate in venti anni sulla futura pensione.

Entro il 18 aprile scadrà la prima chiamata dell’Ape volontaria, riservataa coloro che hanno maturato i requisiti per chiedere il prestito apartire da maggio dello scorso anno e che, dunque, devono ricevere gli arretrati dalle banche.
Ma quello che pochi probabilmente sanno, è che con gli strumenti già oggi disponibili in alcuni casi è possibile anticipare la pensione anche di 10 anni, a 56 anni e 7 mesi.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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