Il Popolo Francese potrebbe ridisegnare la storia, unito e compatto, destra, sinistra e centro, in lotta contro il Governo MACRON e le Istituzioni. Lo spunto della contestazione in atto è dovuto all’aumento dell’età pensionabile dai 62 ai 64 anni. Oltre un milione di persone si scontrano nelle città mettendole a ferro e fuoco. Più di 500 i fermati e otre 400 gli Agenti feriti

I Francesi si preparano ad una NUOVA RIVOLUZIONE e la settimana prossima potrebbero dimostrare la loro vera forza quale POPOLO SOVRANO, così come fecero il 14 settembre 1789.

La presa della Bastiglia e la ghigliottina ne diventano il simbolo, creando uno sconvolgimento sociale, politico e culturale.

Elementi determinati di tali eventi furono:

  • il malcontento del popolo del Terzo Stato (rappresentava circa il 98% della popolazione) che, a seguito della RIVOLUZIONE AMERICANA, portò la Francia alla bancarotta e alla fame.
  • privilegi degli altri due Ceti (Nobiltà e Clero) esentati dal pagamento delle tesse.
  • l’incapacità del sovrano Luigi XVI a governare.
  • nuovi ideali dell’illuminismo.

 La storia oggi si ripete in analogo modo:

Malcontento, crisi sociale, tasse spropositate, costi energetici inaccettabili, caro vita, privilegi delle Caste, incapacità di gestione della Res Publica, tangenti e ladrocinio politico,  assurde ingerenze dalla UE, pressioni ingiustificate della NATO e degli USA e il sogno di ritrovare la libertà negata dal sistema.

Uniamoci al Popolo Francese, almeno con il pensiero, sostenendoli in questo desiderio di affermazione e non dimentichiamo mai le parole del più grande Presidente della nostra Repubblica, Sandro Pertini che lasciò un messaggio forte a noi tutti: “Se lo STATO non fa quello che chiede il popolo, il Popolo ha il diritto di cacciarlo a sassate e bastonate!

Sembra che i Francesi lo abbiamo ben compreso e lo stiano mettendo in pratica, Loro la rivoluzione ce l’hanno nel sangue e sanno bene che con il sangue si VINCE!

E’ la Storia che lo insegna ….

A cura di Pierluigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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