Papa Francesco ha celebrato nella Basilica di San Pietro il Te Deum e dedica parole di rimpianto a Benedetto XVI: “Con commozione ricordiamo la sua persona così nobile, così gentile”, ha detto. “E sentiamo nel cuore tanta gratitudine: gratitudine a Dio per averlo donato alla Chiesa e al mondo; gratitudine a lui, per tutto il bene che ha compiuto, e soprattutto per la sua testimonianza di fede e di preghiera, specialmente in questi ultimi anni di vita ritirata”.

Durante il Te Deum Papa Francesco, che proprio a proposito di Benedetto XVI aveva parlato della gentilezza, ha tessuto un elogio di questa virtù. “Un antidoto – ha detto – contro alcune patologie delle nostre società: contro la crudeltà, che purtroppo si può insinuare come un veleno nel cuore e intossicare le relazioni; contro l’ansietà e la frenesia distratta che ci fanno concentrare su noi stessi e ci chiudono agli altri. Queste “malattie” della nostra vita quotidiana ci rendono aggressivi e incapaci di chiedere “permesso”, oppure “scusa”, o di dire semplicemente ‘grazie’. Con queste tre parole si va avanti nel cammino della pace”.

“E così – osserva Bergoglio- quando per la strada, o in un negozio, o in un ufficio incontriamo una persona gentile, rimaniamo stupiti, ci sembra un piccolo miracolo, perché purtroppo la gentilezza non è più molto comune. Però, grazie a Dio, ci sono ancora persone gentili, che sanno mettere da parte le proprie preoccupazioni per prestare attenzione agli altri, per regalare un sorriso, una parola di incoraggiamento, per ascoltare qualcuno che ha bisogno di confidarsi, di sfogarsi”. Bergoglio, rivolgendosi ai fedeli, ha osservato: “Cari fratelli e sorelle, penso che recuperare la gentilezza come virtù personale e civica possa aiutare non poco a migliorare la vita nelle famiglie, nelle comunità, nelle città. Per questo, guardando al nuovo anno della città di Roma, vorrei augurare a tutti noi che la abitiamo di crescere in questa virtù: la gentilezza”.

Al termine della cerimonia dei Vespri e del Te Deum di fine anno nella Basilica Vaticana, papa Francesco non ha rinunciato alla prevista visita al presepe e all’albero in Piazza San Pietro, provenienti rispettivamente da Sutrio, in Friuli Venezia Giulia, e da Rosello, in Abruzzo. Accompagnato sulla sedia a rotelle dal fedele maggiordomo dalla Basilica attraverso tutta la piazza, lungo il percorso il Papa ha salutato e benedetto sorridendo i fedeli che lo acclamavano, fermandosi anche da accarezzare e baciare i bambini. Poi, davanti al monumentale presepe in legno, ha sostato diversi minuti, mentre uno dei realizzatori gli spiegava anche le tecniche usate. Ha quindi salutato diversi partecipanti ai lavori, rappresentanti delle forze di polizia, religiosi e religiose. Ancora applaudito dai presenti, al termine ha nuovamente percorso il tragitto attraverso la piazza in sedia a rotelle per salutare i fedeli a ridosso delle transenne. Fino alla macchina che lo ha ricondotto infine a Casa Santa Marta, la sua residenza in Vaticano.

A cura di Televideo – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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