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Alle prime luci dell’alba, due distinte operazioni antidroga, coordinate dal Servizio centrale operativo (Sco) della Direzione centrale anticrimine, sono state eseguite in diverse città dell’Italia Settentrionale. Trento: nell’operazione denominata “Underground” personale della Questura, in collaborazione con le Squadre Mobili di Brescia, Verona e Vicenza hanno arrestato 16 cittadini nigeriani, 13 uomini e 3 donne, per traffico di stupefacenti.

A capo dell’organizzazione criminale, con base operativa a Verona, una donna e un uomo, rispettivamente madre e figlio che, oltre a gestire un negozio etnico in città, si occupavano anche di un giro di prostituzione i cui proventi, in parte, erano investiti per l’acquisto di eroina e cocaina. Dalle indagini è emerso che la droga era acquistata a Vicenza per poi essere distribuita a Trento, principale “piazza di spaccio”. I vari spacciatori, alle dipendenze dell’organizzazione criminale, avevano l’ordine preciso di nascondere gli involucri di droga nella bocca e, nel caso di controlli da parte delle forze dell’ordine, di ingerirli.

Il sistema criminoso si basava su una gerarchia improntata alla violenza e all’assoggettamento da parte dei vertici verso la base. L’attività portava nelle tasche dei narcotrafficanti tra i 2000 e i 2500 euro al giorno per singolo spacciatore. I soldi erano poi depositati in una “cassa comune”. Reggio Emilia: sempre sotto il coordinamento del Servizio centrale operativo, la Polizia di Stato ha eseguito 29 misure cautelari per traffico internazionale di sostanze stupefacenti nei confronti di tre organizzazioni criminali specializzate nello spaccio di cocaina e marijuana. Dalle indagini, partite nel 2017, cui hanno preso parte anche le Squadre Mobili di Bologna, Cremona, Firenze, Forlì, Mantova, Modena, Parma e Torino è emerso che due delle tre organizzazioni fossero composte di cittadini albanesi e una da cittadini provenienti dal Marocco.

Operavano principalmente tra Modena e Reggio Emilia e per ovviare ai controlli delle forze dell’ordine trasportavano la droga in automobili munite di doppi fondi, ricavati artigianalmente e abilmente occultati. Nel corso dell’intera indagine gli investigatori hanno arrestato complessivamente 102 persone, sequestrato 301 chili di hashish, 24,7 chili di cocaina, oltre 2 chili di eroina, 31 chili di marijuana, 4 pistole illegalmente detenute, 192mila euro in contanti e sette autovetture munite di doppio fondo segreto.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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