Se n’è andato anche lui a seguito del Covid e di altre patologie, l’ex bomber Fabio Enzo, che nel biennio 1969/71 vestì la maglia del Cesena, disputando 57 incontri, durante i quali mise a segno 15 reti.

Era un Cesena dove gli allenatori andavano e venivano, quello in cui Enzo era il bomber insieme a Paolo Ferrario, a Gino Stacchini, a Mauro Listanti ed Otello Catania ….
…. Ed era anche il Cesena di Ceccarelli ed Ammoniaci, quello finito all’undicesimo posto in B e che nella stagione successiva rischiò di retrocedere ….
Matassoni, Cervellati, Bonci, Bonizzoni e poi l’anno successivo ancora Bonizzoni e GB Fabbri furono gli allenatori di quel bomber grande e grosso, soprannominato “panzer”, ma anche “buldozer”, un veneziano piuttosto fuori dagli schemi, uno che collezionò in carriera ben 64 giornate di squalifica, mica solo per il fisico da corazziere ….
Eroe a Roma, grazie ad una rete spettacolare nel derby, Enzo ha vestito molte maglie e dappertutto è entrato nel cuore dei tifosi, perché sapeva farsi amare da molti, anche se non dagli arbitri ….

A Cesena ancora se lo ricordano quelli con i capelli bianchi, per quel rigore calciato di tacco, contro la Casertana, e di cui gli ho sentito raccontare in un’intervista di qualche anno fa, quando uscì un libro scritto insieme ad Adriano Berton, per raccontare la sua vita di calciatore “turbolento”, i soldi spesi in mattane, amori, e quel rigore…
…La scommessa con Ferrario ed il pallone da calciare quando l’incontro con la Casertana era praticamente finito ed il punteggio (3-1) sorrideva al Cesena; così calciare di tacco diventò realtà, con il pallone sul palo e gli avversari a corrergli attorno, firmati dal triplice fischio arbitrale, a chiudere la partita…

Non era una presa in giro agli avversari, solo una gogliardata, una scommessa, mentre non così fu la multa che gli comminò il giorno dopo il Presidente Dino Manuzzi.
Oggi Fabio Enzo non c’è più, ma di lui resteranno tanti ricordi belli, comprese le mattane e quel rigore ….

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Vittorio Calbucci

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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