Non è un segreto per nessuno: il Nord della nostra Penisola vuole l’autonomia, da sempre. Ora, i cittadini di Veneto e Lombardia si sono espressi a tal proposito con risultati più che ovvi, ma comunque sconvolgenti.

Il referendum sull’Autonomia del Veneto è infatti definitivo con una percentuale del 98,1% di sì contro un 1.9% di no. La partecipazione degli elettori aventi diritto è arrivata al 57.2%. Solo nella provincia di Rovigo, con il 49.9%, non si è raggiunto il quorum, abbondantemente superato invece dalla provincia di Vicenza con il 62,7%, seguita dalla provincia di Padova con il 59,7%.

In Lombardia, il risultato del referendum sull’autonomia non ancora definitivo, parla del 95,7% dei voti per il sì. L’affluenza, anch’esso voto non definitivo, si attesta su poco meno del 40%.

I governatori Maroni e Zaia hanno festeggiato questi dati annunciando l’apertura della trattativa con il governo. Per il governatore lombardo un motivo di orgoglio in più: “Il voto elettronico ha funzionato, non c’e’ stato nessun attacco hacker, chiederò al ministro Minniti di poterlo applicare già alle prossime elezioni regionali. L’ho già chiamato oggi”.

“Siamo al big bang delle riforme istituzionali e noi saremo protagonisti”, ha commentato Luca Zaia. “I veneti vogliono essere padroni a casa loro. Saremo laboratorio per tutta l’Italia”, “questo referendum diventerà endemico”, “le riforme che in questi anni non sono state fatte dall’alto lo saranno dietro la spinta del popolo”, perchè “i territori stanno andando in direzione opposta da Roma”.

Il Veneto chiederà competenza su 23 materie e di incassare nove decimi delle tasse. “Punto ad avere 24-25 miliardi di euro in più che mi consentirebbero di fare ciò che in questo momento non possiamo fare”, ha detto invece Maroni.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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