Nessuna violenza è giustificabile. Nella gravità del momento c’è chi si approfitta della disperazione delle persone per mettere in atto i propri intenti criminali. Mentre il governatore della Campania Vincenzo De Luca annunciava il coprifuoco, è iniziata la guerriglia urbana che ha scosso la città di Napoli. Migliaia di giovani a volto coperto si sono rese responsabili del lancio di pietre, bottiglie di vetro, molotov, cassonetti bruciati, auto e vetrine danneggiate.

Un vero e proprio assalto organizzato a sedi istituzionali, associazioni di categoria e contro le forze dell’ordine. Un attacco al cuore della città che va ben oltre la protesta dei commercianti contro l’imminente lockdown annunciato dal presidente della Regione. Una lunga notte di guerriglia urbana contraddistinta da scontri con un centinaio di agenti di polizia in tenuta antisommossa. L’intera zona del centro devastata e le forze dell’ordine vittime predestinate di un attacco organizzato.

Molti appartenenti alle forze di polizia sono stati aggrediti fisicamente. Sei tra di loro sono rimasti feriti negli scontri e sono dovuto ricorrere alle cure mediche. Mentre si stanno visionando le tante registrazioni degli scontri, due persone, già note agli agenti, sono state arrestate per resistenza e violenza a pubblico ufficiale dalla Digos partenopea. Quanto accaduto è inaccettabile anche perché scagliarsi contro le forze dell’ordine, non porterà alcun beneficio. Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza: quei poliziotti o carabinieri non sono anch’essi padri di famiglia? Sullo sfondo la probabile regia della camorra con l’ausilio dei centri sociali e degli ultras legati al mondo del calcio.

È chiaro che dietro le spalle dei manifestanti ci sono gruppi antagonisti delle forze dell’ordine e di conseguenza contro la legalità. C’è chi dolosamente si approfitta del disagio delle persone per mettere in atto i propri intenti criminali. Quella di Napoli non è stata una manifestazione contro il lockdown, ma una violenza organizzata e gratuita contro le forze dell’ordine. Comportamenti simili non possono essere tollerati ed è ora che il Governo intervenga con decisione.

Se può essere comprensibile il timore per un nuovo lockdown non è giustificabile questa protesta, che si é trasformata in guerriglia urbana. Dietro c’è molto altro, e la violenza manifestata contro le forze dell’ordine lo dimostra. A tal proposito la nostra testata esprime solidarietà a tutti gli appartenenti alle agenzie addette alla sicurezza e ai giornalisti aggrediti durante gli scontri nella manifestazione di Napoli. Questo è il momento in cui, più che mai, occorre garantire il diritto alla salute, la coesione sociale e la tenuta democratica del Paese. 

Il Vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Nella foto in alto: VINCENZO DE LUCA PRESIDENTE REGIONE CAMPANIA

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui