La Guardia Costiera greca ha recuperato al momento i corpi di 15 migranti, che si trovavano a bordo di un gommone affondato ieri a est dell’isola. La conferma dal portavoce della Guardia Costiera, Nikos Kokkalas, all’emittente tv statale ERT. Il portavoce ha anche detto che le  vittime sarebbero donne. 9 sono state salvate nell’incidente di Lesbo, ma si ritiene che altre 14 persone siano disperse. “Le donne – ha detto Nikos Kokkalas- erano completamente in preda al panico“. Secondo quanto ricostruito a bordo del gommone colato a picco anche per le cattive condizioni del tempo ci sarebbero state circa 40 persone.

Sempre ieri, è affondata una barca a vela vicino all’isola di Kythira. In questo caso non c’è ancora un bilancio ufficiale delle vittime del naufragio, ma si temono purtroppo dispersi. Anche qui a bordo ci sarebbero state 95 persone. Le operazione sono state rese difficili dalle condizioni del tempo. Nella zona di Kythira, i venti hanno raggiunto la  velocità di 102 chilometri cioè 63 miglia all’ora. Alcuni dei sopravvissuti sono arrivati a riva con un’operazione combinata tra navi in mare, vigili del fuoco e polizia a terra che sono riusciti a localizzare 80 persone.

La Grecia ha dovuto affrontare un aumento del traffico migratorio quest’anno, con i trafficanti che spesso hanno utilizzato la rotta più lunga e pericolosa a sud del paese e salpano dal Libano invece che dalla Turchia, per aggirare i pattugliamenti nel Mar Egeo e raggiungere l’Italia.

La Guardia Costiera ha affermato di aver salvato circa 1.500 persone nei primi otto mesi dell’anno, rispetto alle meno di 600 dell’anno scorso. La Grecia ha respinto le affermazioni dei gruppi per i diritti umani per i quali molti migranti sarebbero stati respinti illegalmente in Turchia senza essere autorizzati a presentare domande di asilo.

A cura di Claudio Piselli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui