Nuovo capitolo nella vertenza ex Ilva. Sotto il pressing dei giudici l’azienda comunica ai sindacati lo stop della procedura di sospensione dello spegnimento degli altofoni dll’acciaieria di Taranto. Nelle stesse ore in cui il capo dello Stato ‘entra in campo’ ricevendo le parti sociali sottolineando la centralità della vicenda.

“L’azienda – fa sapere Giuseppe Romano, segretario generale Fiom Cgil Puglia e Taranto, dopo le comunicazioni ricevute a Taranto da ArcelorMittal – ha appena convocato i coordinatori di fabbrica e ha comunicato che sospende la procedura di spegnimento impianti e riapre gli uffici commerciali, per la vendita del prodotto, in attesa della sentenza del Tribunale di Milano. L’Afo2 al momento resta attivo”.

Anche Rocco Palombella segretario generale della Uilm, parlando al programma di Radio1 Zapping ha affermato che ArcelorMittal ha reso noto di aver disposto la sospensione delle procedure per lo spegnimento dell’altoforno 2 dello stabilimento di Taranto.

Per il presidente Mattarella – è quanto trapela sul colloquio con i sindacati al Colle – l’Ilva è un grande problema nazionale che va risolto con tutto l’impegno e la determinazione, non solo per le implicazioni importantissime sul piano occupazionale ma anche – ha detto ai sindacati – per quanto riguarda il sistema industriale italiano. Il capo dello Stato non è entrato in nessun modo sul come risolvere la crisi dato che spetta al governo. La richiesta di incontro è venuta dai sindacati, che hanno chiesto di vedere il Presidente e Mattarella, nel corso dell’incontro, avrebbe soprattutto ascoltato.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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