Via libera dell’Aula della Camera al Milleproroghe, sul quale ieri era stata votata la fiducia, che diventa legge senza modifiche rispetto al testo arrivato dal Senato.
Il decreto è stato approvato con 249 sì, 147 no e 3 deputati si sono astenuti.
Il provvedimento definitivamente convertito in legge contiene misure che vanno dalla pubblica amministrazione all’editoria, dal lavoro e politiche sociali all’istruzione, dallo sviluppo economico alle infrastrutture e ai trasporti, dalla giustizia ai beni culturali all’ambiente e all’economia. Tra le correzioni introdotte al Senato in prima lettura, e tutte confermate da Montecitorio, figura una serie di proroghe come quelle per l’assunzione di personale presso l’Antitrust; la proroga del termine per l’adeguamento alla normativa antincendio per gli edifici e i locali adibiti a asilo nido e per le strutture turistico-alberghiere; la proroga dell’attuale contratto di servizio Rfi; la proroga della disciplina di coltivazione, produzione e commercio del vino.
Il decreto legge contiene anche i contestati interventi sull’applicazione della direttiva Bolkenstein al commercio ambulante, sul rinvio della nuova regolamentazione sui servizi taxi e Ncc e sulle linee bus low cost. Misure sulle quali il Governo ha accolto l’impegno a introdurre interventi correttivi attraverso ulteriori provvedimenti.
Altre novita’ inserite dal Parlamento riguardano lo svincolo dai tetti di spesa per la societa’ Expo e, in alcuni ambiti, per Anas e l’allungamento del mandato dei componenti Covip.
Sono state introdotte modifiche anche al piano ambientale dell’Ilva. Risulta quindi corposo il pacchetto di semplificazioni fiscali che riguardano Intrastat, le comunicazioni relative ai beni ai soci, la cedolare secca sugli affitti.
Previsto anche l’allineamento dei bilanci fiscale e civilistico per le imprese e la rimodulazione delle scadenze per le comunicazioni dello spesometro nel 2017.
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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