Sono rimaste 4 giornate alla fine del campionato con Milan, Napoli e Inter divise da una terzina. I neroazzurri di Inzaghi sono attesi anche dal recupero di Bologna, partita in calendario il 27 aprile. Attualmente i rossoneri di Pioli hanno 67 punti, il Napoli di Spalletti 66 e l’Inter 63, tutto è ancora aperto dunque per la corsa emozionate scudetto.

E’ stato senza ombra di dubbio fin qui un campionato strano dove non sono mancate frenate dopo buone accelerazioni e questo ragionamento vale soprattutto per i partenopei che parevano irraggiungibili battendo il record di vittorie consecutiva nel girone d’andata. Ma anche l’Inter un anno fa aveva nove punti in piĂą dei rivali cugini. Dall’andata al ritorno il Napoli ha perso 8 punti, l’Inter 6, ma nell’andamento generale è il Milan che ne ha regalati di piĂą ben 14. Un campionato appunto che rimarrĂ  nei quaderni come quello tra i piĂą incerti degli ultimi dieci anni.

L’ultimo stop a San Siro ha mostrato limiti di forza mentale nel Milan. Finché il Bologna ha avuto energie da spendere, è sembrato più motivato del Milan. Il Bologna giocava pensando al suo allenatore e ne ha attinto l’orgoglio, il Milan doveva pensare allo scudetto e ha disperso la sua forza in mille rivoli. Il furore, l’aggressività, la rabbia non appartengono ancora al vocabolario di questa squadra.

Il Napoli, spesso e giustamente criticato per aver fallito le partite della svolta, stavolta ha fatto centro a Bergamo. A Spalletti mancavano, tanto per cambiare, tre titolari, Rrahmani, Di Lorenzo e soprattutto Osimhen, aver vinto senza il suo gioiello è un gran colpo di autostima. Rischiava molto e ha vinto tutto, segno di una notevole forza mentale.

L’Inter si è risollevata a Torino. Non per il gioco (la Juve è stata superiore ai campioni d’Italia per quasi tutta la partita), ma la vittoria ha restituito entusiasmo e fiducia alla squadra di Inzaghi. A un passo dalla depressione, ha trovato il modo di riattivare la sua energia nervosa.

Nessuna della tre è in condizioni entusiasmanti. Per vincere lo scudetto ci vorrà un diavolo di serpente e un Vesuvio esplosivo!

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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