Botta e risposta tra la Premier Giorgia Meloni e il Leader di Italia Viva Senatore Matteo Renzi nel corso del “question-time” in Senato.

Renzi, la domanda: “Se ci racconta di avere la squadra migliore del mondo avrà un risveglio terribile, viva Il caro benzina?”

Meloni, la risposta: “Grazie dell’assist, se vuole aiutarci con il suo amico Mohamed bin Salman ad abbassare il prezzo faccia da ponte.”

Renzi insiste: “In questo momento, cara presidente del Consiglio, si trova di fronte a un racconto di sé stessa per cui lei sarebbe la povera Cenerentola. Ma lei non è né Cenerentola, né la Bella Addormentata nel bosco, né Biancaneve e i sette nani. È la presidente del Consiglio dei ministri che non ha fiducia nella sua squadra e che vede, mai come in questo momento, aumentare la benzina, il costo della vita e la qualità delle persone.”

La Meloni incalza il Senatore Renzi sventolando lo spread ai minimi da molto tempo, la fiducia acquisita sui mercati e la promozione di ben quattro agenzie di rating, Moody’s compresa. Non si trattiene dal manifestare forti critiche ai Sindacati promotori di una mobilitazione dei trasporti anche per il prossimo lunedì 27 novembre p.v., affermando: “Prima avevano una mobilitazione abbastanza contenuta. Ora fanno due scioperi generali ogni anno.”

L’unità del Senato si manifesta solo per qualche minuto nel ricordo del recentissimo assassinio di Giulia Cecchetti convalidato da un lungo applauso.

La Meloni, ripreso il suo “lavoro”, parla in merito alla legge di Bilancio, mettendo in evidenza le misure proposte in favore dei figli, della natalità e delle donne lavoratrici, con una ulteriore promessa di migliorarle ulteriormente. Conferma la reale intenzione del Governo di rivedere le pensioni, con particolare attenzione a quelle degli operatori sanitari, in modo tale che le stesse non subiscano alcun tipo di penalizzazione sia a chi accede alla pensione di vecchiaia e a chi ha una elevata anzianità contributiva.

Stefano Patuanelli, Capogruppo dei Cinquestelle, privo di ogni reale argomento su quanto in discussione al Senato, ha ricordato la telefonata “fake” dei due comici russi, per screditare la Meloni che ha subito replicato in ogni suo aspetto, asserendo di essere fiera e coerente alle sue posizioni in politica estera.

Ha inoltre confermato il sostegno del Governo a Kiev, affermando: “Nonostante sia consapevole della stanchezza dell’opinione pubblica credo che la responsabilità politica sia guidare la società e non rincorrerla. Aiutando l’Ucraina stiamo difendendo anche il nostro interesse nazionale”.

La Premier Meloni, in merito all’alluvione che ha segnato l’economia dell’Emilia-Romagna, è determinata nell’affermare che il Governo ha agito correttamente guardando ai bisogni dei cittadini e non al colore politico.

Ha parlato anche dell’accordo firmato con il Presidente dell’Albania in merito al “problema” migranti e, rispondendo alle solite trite e ritrite critiche dell’opposizione, garantendo che il nostro Governo non sarà minimamente esautorato dal suo ruolo in quanto verrà sottoposto alla due Camere un disegno di legge di ratifica, ha dichiarato: “L’Albania non è la Germania nazista!”

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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