Theresa May resta convinta che il “miglior modo” di attuare la Brexit sia “uscire in modo ordinato dall’Ue e con un accordo”. Lo ha evidenziato nel Question Time del mercoledì ai Comuni, prima di partire per Bruxelles, rispondendo a un deputato brexiteer che sollecitava invece un divorzio no-deal. La premier s’è detta convinta che “un governo conservatore” possa fare “un successo” di qualunque Brexit, ma ha insistito sull’obiettivo di un deal, accusando il Parlamento di aver ritardato l’uscita non ratificando finora un accordo.

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha detto al Bundestag che l’Ue potrebbe decidere un rinvio della Brexit più lungo di quello richiesto dal governo britannico. Ma sarebbe un rinvio flessibile, in grado di consentire un’uscita “molto veloce” una volta che il Regno Unito abbia approvato l’accordo.

“Lo scopo di questo vertice – ha ribadito la premier Theresa May al suo arrivo al vertice Ue sulla Brexit – è concordare un’estensione che ci dia più tempo per approvare l’accordo” di divorzio e “che ci lasci uscire quando lo abbiamo ratificato”. E ha spiegato di aver “chiesto un’estensione per il 30 giugno, ma quel che è importante è che qualsiasi prolungamento ci consenta di uscire nel momento in cui ratifichiamo l’accordo, di modo che possiamo lasciare l’Ue il 22 maggio e iniziare a costruire un futuro più luminoso”.

Fonte Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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