Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 169° anniversario della sua costituzione (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Prosegue la marcia russa sull’Ucraina mentre è atteso un terzo round di negoziati tra Kiev e Mosca. Intanto il ministero della Difesa russo annuncia un temporaneo cessate il fuoco e la creazione di corridoi umanitari dalla mattina di oggi per l’evacuazione della popolazione civile dalle città di Mariupol e Volnovakha. “La Russia dichiara un corridoio umanitario e un cessate il fuoco dalle 10 ora di Mosca (le 8 in Italia) per l’uscita dei civili da Mariupol e Volnovakha. Corridoi umanitari e vie di uscita sono stati concordati con la parte ucraina” rende noto il ministero della Difesa.

La città ucraina di Mariupol avrebbe dovuto cominciare l’evacuazione dei civili alle 9, le 10 in Italia fino alle 14, le 15 in Italia. Ma il sindaco della città ha denunciato violazioni dell’accordo e annunciato che l’evacuazione è stata rinviata “per motivi di sicurezza” perché le forze russe” continuano a bombardare Mariupol e dintorni” scrive su Telegram la municipalità.

“I russi stanno continuando a bombardarci e a usare l’artiglieria. E’ follia. Non c’è nessun cessate il fuoco a Mariupol e nemmeno lungo la strada”, ha sottolineato il vicensindaco Serhiy Orlov. “I nostri civili sono pronti a scappare ma non possono farlo sotto le bombe”. Visto che la parte russa non ha rispettato la tregua e ha continuato a bombardare sia Mariupol che i suoi dintorni, per motivi di sicurezza l’evacuazione della popolazione è posticipata”, si legge nella nota in cui si chiede “a tutti i residenti di Mariupol di disperdersi e di recarsi presso i rifugi”.

“A Mariupol e Volnovakha si preparano per l’apertura i corridoi di evacuazione umanitaria, sono state formate colonne di persone che devono essere evacuate. Le parti hanno temporaneamente cessato il fuoco nella zona dei corridoi”, aveva scritto in mattinata su Twitter Mikhail Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelenski. L’Ucraina sta trattando con la Russia per ottenere l’apertura di altri “corridoi umanitari”per altre città sotto assedio, ha fatto sapere il ministero dell’Interno di Kiev secondo quanto riporta la stampa internazionale.

“Siamo riusciti a ottenere un accordo per fornire assistenza a quelle città in Ucraina che si trovano nella situazione più tremenda e terribile, Mariupol e Volnovakha, per salvare bambini, donne e anziani. Per fornire farmaci e cibo a chi sta lì in quei luoghi”, ha detto Zelensky in un messaggio. E ancora: “Facciamo tutto il possibile dalla nostra parte per assicurarci che questo accordo funzioni, per quanto riguarda i corridoi umanitari e vedremo se potremo andare ancora oltre i nostri negoziati con la Russia”.

“Sono sicuro che presto potremo dire alla nostra gente: tornate! Tornate dalla Polonia, dalla Romania, dalla Slovacchia e da tutti gli altri paesi. Tornate perché non c’è più nessuna minaccia”, ha detto il presidente ucraino in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook aggiungendo che per l’Ucraina saranno stanziati decine di miliardi di dollari per la ricostruzione da parte della comunità internazionale.

Secondo quanto riferito dal vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk sarebbero “circa 200.000” le persone in uscita da Mariupol tramite i corridoi umanitari concordati e “più di 15.000 da Volnovakha”.

Lo staff di Medici senza Frontiere che si trova ancora nei rifugi della città di Mariupol fa sapere che l’apertura dei corridoi umanitari annunciata da Mosca per le 10 ora italiana ancora non è avvenuta. “I civili non possono rimanere bloccati in zona di guerra” afferma Christine Jamet di MSF. “Le persone che cercano sicurezza devono poter fuggire senza la paura di essere coinvolte nelle violenze”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto AP

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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