Il Presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia, entra nel merito della riforma proposta dal Governo Meloni, invitando la “magistratura” ovvero le Toghe Rosse a ben valutare cosa comporterebbe tale riforma e sottolinea: “C’è uno sbilanciamento e uno squilibrio a favore del potere esecutivo e non è ciò di cui ha bisogno oggi il nostro Paese. La riforma del premierato depotenzia il Colle, indebolisce il Csm e di conseguenza l’indipendenza della magistratura.”

Sembra una ripetizione di quanto fatto nei confronti dell’ex Premier Matteo Renzi per la sua riforma costituzionale fallita al referendum grazie anche al voto sfavorevole delle toghe di sinistra.

Giuseppe Santalucia, conscio dei problemi che potrebbero sorgere nei confronti dell’Associazione che rappresenta ha precisato che il suo “dire” è a puro titolo personale affermando che l’Anm non ha ancora avviato alcuna discussione in merito alla proposta di modifica della Meloni, ma aggiungendo: “C’è l’esigenza di potenziare e rafforzare gli organi di garanzia, non il governo.”

Stando alle sue parole potremmo sicuramente presumere che la “Magistratura” non resterà passiva, così come fece nel 2016.

Per la cronaca si ricordano le parole dell’allora leader di Md Carlo De Chiara nei confronti del Premier Matteo Renzi: “Ha sbagliato il presidente del Consiglio a mettere in gioco il governo, la Costituzione è al di sopra delle vicende politiche contingenti.” Inoltre la “Magistratura democratica” aveva ipotizzato di coinvolgere l’Anm nel comitato per il No, affermando: “Sarebbe legittimo ma non lo chiediamo.” Anche il Consigliere del Csm Piergiorgio Morosini, sul Foglio fece “pesanti” dichiarazioni, in parte poi negate, in cui sottolineava: “Bisogna guardarsi bene dal rischio di una democrazia autoritaria. Un rapporto equilibrato tra Parlamento e organi di garanzia va preservato. Per questo occorre votare No.”

Attualmente la sinistra, ormai all’opposizione, non dispone più di certi “agganci” all’interno dei palazzi del potere e una “Magistratura” alla ricerca di nuova cedibilità, si sta creando un “clima” di forti tensioni ma auspichiamo che la Premier Giorgia Meloni con correttezza e determinazione possa superarlo con successo.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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