LAnche se aspramente contestata da Amnesty International e considerata una “punizione disumana” (mentre per CHI subisce uno stupro il problema si risolve con gli psicologi), il Madagascar si pone diversamente il problema: “Per gli uomini che stuprano i bambini è prevista la castrazione chimica o chirurgica se la vittima ha meno di dieci anni”.

Tale disegno di legge per violenze sessuali era stato presentato lo scorso 24 gennaio e il 7 febbraio, con il consenso delle due Camere, è stato approvato. Manca solo la firma del presidente Andry Rajoelina e della Corte costituzionale per entrare in vigore!

Per la cronaca ricordiamo che la castrazione chimica è una terapia farmacologica finalizzata a ridurre gli ormoni sessuali e gli istinti sessuali, oltre che la funzionalità. Mentre la castrazione chirurgica comporta una vera e propria menomazione fisica.
Questo è il motivo per Amnesty International si oppone alla scelta fatta in Madagascar, anche se in tale Paese i casi di stupro vengano denunciati assai raramente, per timore di rappresaglie e per la mancanza di fiducia nel sistema giudiziario.

Jessica Lolonirina Nivoseheno, leader del movimento “Women Break the Silence”, sostiene invece che tale “scelta” possa essere una “vera soluzione” e mediatrice di una cultura “dello stupro” sull’isola!

Inoltre non dobbiamo dimenticare che in Europa sono ben 13 le Nazioni che applicano tale legge (castrazione chimica) vedi Germania, Francia, Regno Unito, Belgio, Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Estonia, Lituania, Polonia, Ungheria e Islanda. È applicata anche nella Federazione Russa, In Corea del Sud, Argentina, Australia, Israele e Nuova Zelanda. In USA sono ben 8 gli Stati dove è comunque in vigore.

In Italia siamo troppo buonisti, democratici o forse superficiali e menefreghisti nei confronti di CHI violenta o stupra e verso i pedofili, forse perché in troppi pensiamo che non succederà mai nelle nostre famiglie e se capita ad altri, sarà la Magistratura a decidere le sorti di chi ha commesso tale vile reato, scandalizzandoci poi quando le pene rasentano il “ridicolo”!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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