Si parla, purtroppo, sempre più delle baby gang e della violenza gratuita che questi “delinquenti in erba” che, contando sul fatto di essere adolescenti e minori, “non possono essere condannati” (e molti sono stranieri), sviluppano con sempre maggior frequenza non solo nelle grandi metropoli ma ora anche in piccoli centri urbani.

Forse tutta la “classe politica” dovrebbe rivedere e rivalutare questo fenomeno “aggressivo” che sta minando il limite di sopportazione da parte della popolazione.

E siamo anche stanchi delle “bugiarderie” che per comodità politica, vengono legate alla pandemia rivalendosi su analisi psicologiche e sociologiche che hanno portato a tali comportamenti, spiegandoci che la frustrazione, la chiusura, la mancanza di socialità legate al lockdown hanno trovato quale valvola di sfogo pestaggi ed altre violenze e con l’ulteriore scusante che non è facile essere adolescenti chiusi in casa dai decreti.

Le chiusure forzate ormai sono cosa abbondantemente superata ma la violenza anziché diminuire è in continua crescita e i fatti si moltiplicano a macchia d’olio.

Non crediamo più neppure alle “fantasiose” dichiarazioni e giustificazioni di psicologi & Co. ma sempre di più al rigore e alla presenza dele Forze dell’Ordine, spesso derise da tali minorenni, ben tutelati dai loro avvocati e da una Giustizia buonista e permissivista che li “perdona sempre”!

Ma la comprensione a ben poco serve contro tali infamie e anche se la “sinistra e i sinistroidi” sono con loro (non a caso li vorrebbero al voto al compimento dei 16 anni) la maggioranza degli Italiani concordano sulla legge voluta dall’attuale Governo Meloni!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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