Tasse

Un aumento del 50-60% per i mutui a tasso variabile, mentre i nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio di circa 1,8% a oltre il 5%. Sempre più case all’asta.

È quanto emerge dal “Dossier mutui e credito al consumo – L’aumento dei tassi d’interesse decisi dalla Bce e gli effetti sui prestiti alle famiglie” di Fabi. Un rapporto che mostra gli effetti della decisione della Banca Centrale Europea di aumentare i tassi d’interesse di un quarto di punto percentuale, portando quello base al 3,75%.

Per fare un esempio ora un’ automobile da 25.000 euro a rate, potrebbe costare, nel caso di un finanziamento decennale a un tasso del 12,7%, oltre 8.200 euro in più rispetto al 2021, mentre per un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro di 25 anni la rata mensile sarà di 1.218 euro. In un momento in cui le famiglie italiane indebitate sono 6,8 milioni (di cui 3,5 per l’acquisto di una casa) questo ulteriore aumento rischia di essere una vera e propria mazzata, come afferma il segretario di generale di Fabi, Lando Maria Sileoni:“L’ennesimo aumento del costo del denaro da parte della Banca centrale europea rappresenta un altro pesantissimo macigno sui prestiti bancari e sull’intera economia italiana. I rischi sono due: un rallentamento molto forte del mercato immobiliare e dell’edilizia e una riduzione molto evidente degli investimenti delle imprese, che frenerà l’occupazione”.

A cura di Renato Lolli – Foto ImagoEconomica 
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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