La Champions riapre i battenti, quelli dei Gironi, e le quattro italiane cercano chi conferma del buon momento, chi le basi per riprendere un cammino sin qui piuttosto “avaro”.
I compiti più difficili della prima giornata, toccano indubbiamente al Milan, capolista in Campionato a punteggio pieno, ed all’Inter, reduce dal pareggio di Marassi contro la Sampdoria; andare nella tana del Liverpool non è mai una passeggiata, ma i rossoneri di Pioli ci arrivano dopo aver inanellato prestazioni da formazione ormai matura, anche per puntare allo Scudetto, pur se siamo solo all’inizio della stagione.
Non troppo diverso il discorso per l’Inter, che riceve il Real Madrid, in uno confronto che ricorda scontri epici, mai fini a se stessi persino in questo caso, quando siamo solo ad inizio stagione, ma le posizioni nel Girone contano già parecchio.
Non così felice è invece l’Atalanta, il cui inizio è stato quantomeno inferiore alle attese; dopo la vittoria immeritata in casa del Torino, i ragazzi di Gasperini sono stati fermati sul pareggio casalingo dal Bologna ed hanno addirittura dovuto inchinarsi, sempre in casa ad una buonissima Fiorentina.
Non è il primo inizio difficile da parte della formazione di Gasperini, che lamenta alcune assenze importanti e sta faticando più del previsto per ritrovare quei meccanismi che ne hanno fatto le fortune delle ultime stagioni; per i nerazzurri c’è tutto il tempo di riprendere la corsa, ma a Villareal arriva già un bell’esame, i “Sottomarini” sono formazione tosta assai ed uscire indenni dallo Stadio della Ceramica potrebbe rappresentare una bella iniezione di fiducia.
Non meno attesa è quella di vedere quale Juventus sarà in campo a Malmoe, i gialloblu non sono tra le formazioni dell’elite calcistica europea, ma dopo l’inizio alquanto deludente dei ragazzi di Allegri, c’è grande curiosità per vedere quale sarà la reazione dei bianconeri, considerando inoltre che in Campionato li attende la sfida casalinga al lanciatissimo Milan, un’altra bella “gatta da pelare” per Chiellini e soci.
La Champions offre alla Juventus la possibilità di reagire ad un momento alquanto complicato, da tanti fattori, non ultimo le trasferte dei sudamericani impegnati con le rispettive nazionali e che Allegri ha deciso di non convocare per la trasferta di Napoli.
A lasciare interdetti (eufemismo) i supporters bianconeri sono gli errori del portiere, ma conquistare un punto in tre incontri non è imputabile solo al polacco; Szczesny ha sbagliato parecchio, è vero, ma quanti dei suoi compagni sono stati sin qui davvero all’altezza della maglia che vestono? Il ritorno di Allegri poteva risollevare da solo le prestazioni ed i risultati di una formazione che ha perso anche Ronaldo, insofferente e poco “uomo squadra”, ma pur sempre in grado di risolvere con le sue reti tanti problemi anche nelle ultime stagioni?
L’impressione è che ci sia stata poca squadra-Juve insieme all’asso portoghese, bastava dare a lui il pallone e che dimostrasse di valere tutti i soldi del faraonico ingaggio, perdendo nel frattempo tante delle qualità che avevano portato al filotto di Scudetti, al perdere due finali di Champions, ad una qualità tecnico-caratteriale che era la vera forza dei bianconeri.
Oggi che CR7 non c’è più, pare persa anche la “garra” bianconera, quella cattiveria e quella volontà indispensabile quando la forma fisica non è ancora al top; in questi giorni si ricordano i risultati, analoghi, di inizio stagione 2015/16, con la speranza di ripercorrerne la strada, forse però senza considerare che alla Juve odierna non manca la tecnica, ma il carattere di molti dei protagonisti di quella stagione, specie a centrocampo, il vero tallone d’Achille della Juventus odierna.
Al Malmeo, ed al Milan subito dopo, rispondere ai tanti interrogati che aleggiano intorno ai bianconeri, risposte che solo il campo può dare.
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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