MARIO DRAGHI
E’ durata poco la stagione di Eusebio Di Francesco sulla panchina del Verona; tre partite, e tre sconfitte, sono bastate perché il Presidente scaligero Setti decidesse di dare il benservito al mister scelto per sostituire Juric.
Tocca così all’allenatore pescarese la palma del primo esonerato in Serie A, un record di cui Di Francesco avrebbe fatto volentieri a meno, considerando il fatto che questo è il quarto esonero consecutivo in altrettante stagioni; il primo è arrivato da parte della Roma, poi è stata la volta della Sampdoria, dopo sette giornate di Campionato ed una di Coppa Italia, mentre nella scorsa stagione, l’avventura a Cagliari è durata per ventitre giornate.
Strano il destino, nel 2017/18 la Roma di Di Francesco (formazione con la quale da calciatore aveva vinto lo Scudetto 2000/01) terminava il Campionato al terzo posto e raggiungeva la semifinale di Champions, eliminata in modo rocambolesco dal Liverpool; per l’allenatore pareva doversi confermare un percorso in discesa, dopo le belle stagioni al Sassuolo, portato dalla B all’Uefa, ed invece …
Certo nel calcio i risultati sono tutto, puoi giocare bene ma se non fai punti …. si contesta persino Allegri, figuriamoci Di Fra ….
Raccogliere la pesante eredità di Juric non era impresa facile, il mister croato aveva dato alla formazione scaligera un’impronta di grande corsa, aggressività, bel gioco anche senza grandi stelle e sopperendo ottimamente alla cessione dei migliori calciatori; i risultati ottenuti dal Verona nelle ultime due stagioni certificavano il grande lavoro svolto e prendere il posto di chi ha fatto così bene non era certo facile.
Di Francesco ci ha provato e viene sempre da considerare che un allenatore ha bisogno di tempo per lavorare, far recepire le sue idee, dare la propria impronta alla squadra; la questione è che in Italia di tempo non ce n’é mai, per nessuno, bravo o meno che sia, e poi si sa, quando le cose vanno male, a pagare è sempre l’allenatore, discorso certo banale ma che non si smentisce mai ed in nessuna piazza.
L’avvio di Campionato non era certo facile per il Verona, pur giocando le prime due in casa; ma contro il Sassuolo (2-3) e l’Inter (1-3) ci stava di perdere, così come ci sta lo 0-1 subito a Bologna, disputando una buona partita, ma con un attacco che è formato da discreti calciatori, purtroppo dalle “polveri” bagnate, e se l’attacco conclude poco …. è difficile fare punti.
Di Francesco non era il solo allenatore sulla graticola, ma è toccata a lui la palma del primo esonerato; il prosieguo della stagione dimostrerà quanto di suo c’è stato in questo inizio pessimo del Verona, quel che è certo in ogni caso, è che quattro esoneri consecutivi non possono certo parlare a favore di questo allenatore sceso improvvisamente, e repentinamente, dall’altare nella polvere.
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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