Per chi non ne soffre, può sembrare una «passeggiata». Chi ci combatte regolarmente, invece, ha gli elementi per affermare di trovarsi di fronte a un problema seriamente invalidante. E non sono in pochi, a leggere le stime di uno studio pubblicato su «The Journal of Headache and Pain». Oltre 1 adulto su 2 avrebbe problemi di cefalea. Con almeno un episodio verificatosi nell’ultimo anno. Il mal di testa non risparmia i più giovani, bambini e ragazzi. Ma è tra i 18 e i 65 anni di età che la quota cresce: fino al 75 per cento. Tra questi, 1 su 3 soffre di emicrania: una delle tre forme principali di cefalee primarie (assieme alle cefalee di tipo tensivo e a grappolo).

Mal di testa più comune tra le donne
L’ultima stima sulla prevalenza del mal di testa nel mondo è giunta da un gruppo di ricercatori del dipartimento di neurologia e scienze del movimento dell’Università norvegese di Trondheim. Esaminando le conclusioni di oltre 350 studi pubblicati tra il 1961 e la fine del 2020, gli studiosi sono arrivati a stimare al 52 per cento la quota di popolazione mondiale che ha fatto registrare almeno un episodio di cefalea nell’ultimo anno.

Tra le diverse forme, la più ricorrente è risultata essere la cefalea di tipo tensivo (26 per cento): seguita dall’emicrania (14 per cento) e da forme ricorrenti anche per più di quindici giorni al mese (4,6 per cento). Tutti i tipi di mal di testa sono risultati più comuni tra le donne: in particolare l’emicrania (17 per cento rispetto all’8,6 per cento degli uomini). «Rispetto al nostro rapporto precedente e alle stime globali, i dati suggeriscono che i tassi di mal di testa ed emicrania potrebbero essere in aumento – afferma il neurologo Lars Jacob Stovner, prima firma della pubblicazione -. Ciò che è chiaro è che, nel complesso, il mal di testa è molto diffuso in tutto il mondo. E rappresenta un onere elevato per i servizi sanitari».

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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