Il lander Philae è sull’orlo di un cratere e si regge solo su due dei tre arpioni: è quanto emerge dalla prima immagine arrivata dalla cometa ’67P’, commentata dal responsabile del progetto, Stephan Ulamec. Gli scienziati non possono assicurare una stabilità di lungo termine, poiché Philae “non è ancorata”, ha spiegato Ulamec. Dopo il primo ‘touchdown’, il lander è rimbalzato per circa un chilometro e poi si è assestato nell’ultima posizione. L’accometaggio, avvenuto ieri alle 17.02 ora italiana, è il coronamento di un’ambiziosa sfida lanciata dall’Agenzia spaziale europea (Esa) dieci anni fa e che potrebbe svelare molti segreti sulla nascita del Sistema solare. Philae è partito dalla sonda Rosetta, che trasporta 21 strumenti scientifici, 11 dei quali sulla navicella orbitante, oltre ai 10 sul lander.