La storia alla fine si ripete sempre!

Questa volta a creare il “problema” è la nave “GEO BARENTS” di Medici senza frontiere.

Per crearsi “nuova visibilità” il Capitano della stessa rilascia una sconcertante dichiarazione, ovvero dichiara ai 4 venti che alcuni “migranti” – e non sarebbe la prima volta – si sono rifiutati di salire a bordo preferendo restare sulla piccola imbarcazione con cui avevano affrontato le difficoltà del viaggio finalizzato a raggiungere le coste italiane e possibilmente Lampedusa.

Ma tale dichiarazione è emersa dopo che la “Nave” ha ricevuto il messaggio indicante il porto assegnato per lo sbarco dei profughi: “Genova!“,  un porto giudicato però scomodo e lontano da quanto previsto!

Ricordiamo che tale “imbarcazione” ha un tonnellaggio importante, circa 5 tonnellate, 8 metri di pescaggio e una lunghezza di oltre 80 metri. Pertanto una vera nave che certamente non ha problemi di navigazione nel “mare nostrum“!

Questo certamente non è stato gradito dal Capitano che ha subito accusato di tali disservizi il Governo Meloni, ben conscio di trovare nell’immediatezza il supporto e il sostegno della sinistra, del PD e della sua Segretaria, che vive di queste cose e sempre pronta a mettere un “pizzico di antifascismo” per darsi un tono politico (ha solo quello?)

Dovremmo però chiederci qual è il vero motivo per cui alcuni migranti rifiutano di salire a bordo delle “navi negriere“: potremmo supporre che sono terroristi o presunti tali e consci delle nuove regole non siano disposti ad essere “accertati” al loro sbarco? Non hanno altri fondi in tasca? temono di essere confinati nei centri e impossibilitati a proseguire il loro viaggio verso altri stati membri della UE?

Una risposta che non ci possiamo dare, certo è che tali “navi” di umanitario sembra abbiano ben poco!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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