Chiediamo di scioperare e di scendere in piazza perché tutti insieme abbiamo bisogno di combattere una pandemia salariale e sociale che non ha precedenti. La vita e le condizioni delle persone sono nettamente peggiorate e quindi i provvedimenti del Governo devono essere cambiati”, queste le parole scelte dal segretario per ricordare e “fissare” le ragioni della mobilitazione in un minuto e mezzo. “Gli 8 miliardi destinati al fisco devono andare tutti ai lavoratori dipendenti e pensionati, a partire dai redditi più bassi“. “Abbiamo bisogno – afferma Landinidi rendere il lavoro meno precario, c’è troppa precarietà tra i giovani, le donne e nel Mezzogiorno. Abbiamo bisogno che l’ingresso al mercato del lavoro sia fondato sulla formazione e che ci sia un unico contratto di inserimento finalizzato alla stabilità del lavoro”. E prosegue: “Abbiamo bisogno di una vera riforma delle pensioni che dia una garanzia ai giovani, che riconosca che i lavori non sono tutti uguali: chi fa lavori gravosi deve poter andare prima in pensione“. “Abbiamo bisogno di politiche industriali che creino lavoro vero, di qualità. Occorre un decreto per dire basta alle delocalizzazioni. Sono stati dati tanti finanziamenti alle imprese che sono stati poi tradotti in licenziamenti e delocalizzazioni“. “Noi domani scenderemo in piazza, vi chiediamo di farlo insieme a noi per cambiare la faccia di questo paese. Abbiamo bisogno – conclude Landini – di più giustizia sociale ed economica, che il lavoro, quello di qualità, i diritti e la solidarietà tornino al centro“.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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