L’8 giornata di Serie A si è conclusa ieri sera col posticipo tra Verona e Benevento a caccia disperatamente di punti salvezza.
A spuntarla gli uomini di Pecchia che si sono imposti per 1-0 sulla squadra di Baroni.
Oggettivamente il Verona ha dominato per 80 minuti, favorito anche dalla sacrosanta ed ingenua espulsione ai danni di Antei.
Dopo vari tentativi e un netto predominio territoriale al 74° Romulo, l’uomo che non ti aspetti, si inventa un gran goal che regala i 3 punti al Verona, nonostante dopo lo svantaggio i campani avessero provato a mettere il muso in aria avversaria con due tentativi abbastanza sterili di Iemmello e Armenteros.
Il Benevento resta l’unica squadra in Europa a quota 0, mentre il Verona guadagna punti utilissimi.

La giornata è stata segnata da partite importanti partendo dai due anticipi. Sabato la Lazio ha battuto di nuovo, dopo la supercoppa, la Juventus evidenziando limiti di concentrazione, di testa e tecnici, finora sconosciuti nei bianconeri. Simone Inzaghi è un grande allenatore e ha sfruttato, grazie anche alla doppietta di Immobile le debolezze altrui, battendo i nemici che avrebbero potuto almeno pareggiarla, se Dybala non avesse sbagliato il secondo rigore consecutivo.

Se la Juventus piange, il Napoli ride, forte delle sue 8 vittorie, anche se il match con la Roma,come da pronostico, non è stato una passeggiata. Le due squadre hanno regalato un tempo a testa all’avversario, e i partenopei, favoriti da un maggiore tasso tecnico e da assenze importanti dall’altra parte, hanno vinto con gol di Insigne.
La Roma perde la partita e anche Manolas, ai box per oltre un mese per lesione muscolare.

Impossibile poi non parlare dei derby.
Il primo, quello più ridondante è quello di Milano con la vittoria per 3-2 dell’Inter che fa volare i nerazzurri e fa sprofondare i rossoneri in una crisi assolutamente inaspettata ad inizio anno calcistico.
Uomo derby, Mauro Icardi che con la sua tripletta stende il Milan e porta l’Inter al secondo posto a meno 2 dal Napoli contro cui i nerazzurri si giocheranno sabato sera il primato del campionato.
Anche qui le squadre hanno giocato un tempo a testa: il primo tutto a tinte nerazzurre che infatti si chiude 1-0. Nel secondo i rossoneri hanno provato a reagire, ma Handanovic ha chiuso la porta con due grandi parate, prima del gran gol di Suso che pareggia i conti.
Poi succede di tutto, la seconda rete di Icardi, l’autogoal di Handanovic e al 90° il rigore per la tripletta dell’argentino che si porta a casa il pallone e gli applausi di tutto uno stadio.

Anche l’altra stracittadina, quella tra Bologna e Spal non ha deluso le attese. In un Dall’Ara gremito per l’emozione e il fascino di un derby quasi inedito, i padroni di casa hanno vinto una partita dal risultato ingannevole che non rispecchia quanto si è visto in campo.
Il 2-1 con cui il Bologna si è portato a casa un match stra dominato, va stretto ai felsinei fermati dalla solita imprecisione nel tiro, dalle parate di Gomis e dalla iella.
Il grandissimo goal di Antenucci è stato un episodio a parte, che aveva illuso la Spal di riaprire i giochi come poi non è accaduto.

E’ stata la giornata anche degli ex: Therau che con la sua Fiorentina ha mattato la sua “ex” Udinese, con una doppietta condita da esultanza beffarda. Pavoletti che con il suo goal aveva riaperto la gara del Cagliari contro la squadra che ha lanciato l’attacante in Serie A, il Genoa che con una brillante prestazione ottiene 3 punti decisivi per morale e classifica. Anche se il grandissimo protagonista del match è stato indubbiamente Cragno che con le sue parate ha evitato un passivo ben più pesante per gli isolani, adesso si ufficialmente in crisi.

La Sampdoria vince soffrendo contro l’Atalanta, dimostrando di essere squadra ben organizzata e compatta, anche se è stata la squadra di Gasperini a fare la partita.
Chievo e Sassuolo fanno 0-0 senza particolari sussulti.
Mentre il Crotone ottiene il suo terzo risultato utile consecutivo, nel pirotecnico 2-2 contro il Torino.
I granata però con la squadra che hanno devono fare il mea culpa, e se non riescono a vincere da 3 gare di fila, due delle quali più che abbordabili, significa che qualcosa da rivedere c’è.

Insomma questo tutto quello che si è visto in una giornata spettacolare e piena di argomenti tecnici, ed emotivi.

Speriamo che il gioco più bello del mondo offra sempre giornate così spettacolari.

A cura di Giacomo Biondi.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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