CHRISTINE LAGARDE PRESIDENTE BCE

Tirando le somme su quello cui si è assistito l’anno scorso – e provando ad anticipare, in prospettiva, ciò che dovremmo attenderci nel 2024 – la presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo al panel di chiusura del World Economic Forum sulle prospettive economiche globali, sostiene che, per l’anno appena cominciato, “possiamo attenderci […] una prosecuzione della ripresa dei consumi, un ritorno alla normalità dei risparmi da una condizione di risparmi eccessivi, mercati del lavoro meno rigidi e una riduzione dell’inflazione, sia nominale che di fondo”.

Verso la fine del 2023, aveva infatti premesso Lagarde, “abbiamo visto l’inizio del periodo di normalizzazione dell’economia, che però andrà verso qualcosa che non è la normalità”. Il processo di normalizzazione, ha spiegato l’economista francese, è in corso nel commercio, nell’inflazione e nel mercato del lavoro.

L’Ue deve rafforzarsi, anche alla luce delle elezioni Usa, spiega poi Lagarde, e per farlo deve rafforzare il mercato unico, anche grazie al report che sta preparando l’ex premier italiano Enrico Letta. “Noi dobbiamo avere un forte mercato unico e aspettiamo indicazioni da Letta, che sta preparando un rapporto sul futuro del mercato unico, su come possiamo accelerare il percorso” per completarlo, ha detto poi la presidente della Banca Centrale Europea. Al momento, “tutti vediamo che il mercato unico non è davvero tale, a causa dei molti ostacoli che ancora ci sono”, aggiunge Lagarde. E prosegue: “Abbiamo bisogno di un mercato unico e di un mercato dei capitali profondo, in cui i risparmi dei cittadini europei possano contribuire alle transizioni che dobbiamo affrontare”.

Per averle evocate, e rispondendo a una domanda sui rischi che potrebbero derivare dalla vittoria di Trump a novembre, Christine Lagarde chiarisce infine che “qualunque sarà l’esito delle elezioni Usa, e qualunque siano i rischi che questo comporterà, la miglior cosa che può fare la Ue è essere preparata a ogni scenario”. Detto in altri termini, “la miglior difesa è l’attacco”, “dobbiamo prepararci, essere forti a casa nostra, e per farlo dobbiamo avere un mercato unico forte”.

A cura di Renato Lolli – Foto ImagoEconomica  

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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