Quello che è impropriamente definito il naufragio di Lampedusa, visto che i “naufraghi“, solo 4 su 45 imbarcati, sono stati recuperati in vicinanza delle coste libiche, fa scattare la consueta “molla” nella Sinistra che tutto usa nella fatua speranza di delegittimare il Governo Meloni, e dal suo pulpito alle grida di “accoglienza erga omnes” invita ad intensificare l’accoglienza che alla fine è la causa prima di tali drammi umani!
Il primo a lanciare la pietra è il M5S che predica: “Oltre 41 annegati oggi al largo di Lampedusa, 67 tra morti e dispersi l’altro ieri al largo delle coste tunisine e altre decine nei giorni precedenti. Tutti partiti dal porto tunisino di Sfax. Una strage senza fine su cui si infrange la propaganda di Meloni” a cui ovviamente si associa Riccardo Magi, leader di + Europa, affermando: “Ennesimo naufragio a Lampedusa. Ecco il piano Mattei: l’accordo con la Tunisia è l’ennesimo regalo di soldi ai regimi dittatoriali del nord Africa, a cui si dà carta bianca per abbandonare i migranti nel deserto e contemporaneamente senza alcun effetto su chi si imbarca per venire in Italia,”
La questione in fondo si ripete ed è sempre la stessa: inutile stringere patti con i Paesi da cui si imbarcano ii migranti. Inoltre la vera priorità della Sinistra non è limitare le partenze ma incentivarle, così come vorrebbe la Segretaria del PD Elly Schlein che ieri ha attaccato la Premier Giorgia Meloni asserendo: “Bisogna porre fine all’esternalizzazione delle frontiere che sta violando diritti fondamentali delle persone, fatta anche attraverso cinici accordi con Paesi che non garantiscono diritti e democrazia. L’Unione europea deve farsi promotore luce di una vera politica condivisa di accoglienza, che salvi le persone in mare e sulle rotte più pericolose.” Certo per Lei limitare gli imbarchi significa non avere più “gli schiavi” da mandare a lavorare nei campi a 2/3 Euro ora, alla faccia del “salario minimo” imposto a 9 Euro lordi ora, e tanto meno i profitti che maturano le Cooperative e quale fatto “morale” l’abolizione di ogni forma di confine, avendo Lei sposato la cittadinanza mondiale e la negazione del concetto di patria.
Davide Faraone, Italia Viva, esprime il suo pensiero on line affermando; “Da quando la Meloni ha nominato un commissario per l’emergenza immigrazione e ha limitato l’azione delle Ong sul Mar Mediterraneo, gli sbarchi sono raddoppiati.”
E qui, politica a parte, entrano in gioco le loro tante amate ONG, le navi negriere, con una dichiarazione ben mirata da parte della Sos Mediteranee: “Noi facciamo il possibile per pattugliare il Mediterraneo e salvare le persone, ma servirebbe una gestione condivisa da tutti gli Stati membri per fermare questo scenario di morte.”
Ma chi sono i veri padroni di tali navi, quasi tutte con bandiere dei vari Stati Membri e in particolare i meno favorevoli all’accoglienza? Come si giustificano i profitti che maturano in accordo con i “trafficanti di esseri umani“? Con chi li dividono? Domande a cui si vorrebbero risposte coerenti!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica