NAVE OPEN ARMS, 77 MIGRANTI SI GETTANO IN MARE PER PROTESTA AL LARGO DI PALERMO. OPERAZIONE OPERAZIONI DI RECUPERO DELLA MOTOVEDETTA GUARDIA COSTIERA MOTOVEDETTE NAVI MIGRANTE RIFUGIATO RIFUGIATI SEA WATCH

Quello che è impropriamente definito il naufragio di Lampedusa, visto che i “naufraghi“, solo 4 su 45 imbarcati, sono stati recuperati in vicinanza delle coste libiche, fa scattare la consueta “molla” nella Sinistra che tutto usa nella fatua speranza di delegittimare il Governo Meloni, e dal suo pulpito alle grida di “accoglienza erga omnes” invita ad intensificare l’accoglienza che alla fine è la causa prima di tali drammi umani!

Il primo a lanciare la pietra è il M5S che predica: “Oltre 41 annegati oggi al largo di Lampedusa, 67 tra morti e dispersi l’altro ieri al largo delle coste tunisine e altre decine nei giorni precedenti. Tutti partiti dal porto tunisino di Sfax. Una strage senza fine su cui si infrange la propaganda di Meloni” a cui ovviamente si associa Riccardo Magi, leader di + Europa, affermando: “Ennesimo naufragio a Lampedusa. Ecco il piano Mattei: l’accordo con la Tunisia è l’ennesimo regalo di soldi ai regimi dittatoriali del nord Africa, a cui si dà carta bianca per abbandonare i migranti nel deserto e contemporaneamente senza alcun effetto su chi si imbarca per venire in Italia,” 

La questione in fondo si ripete ed è sempre la stessa: inutile stringere patti con i Paesi da cui si imbarcano ii migranti. Inoltre la vera priorità della Sinistra non è limitare le partenze ma incentivarle, così come vorrebbe la Segretaria del PD Elly Schlein che ieri ha attaccato la Premier Giorgia Meloni asserendo: “Bisogna porre fine all’esternalizzazione delle frontiere che sta violando diritti fondamentali delle persone, fatta anche attraverso cinici accordi con Paesi che non garantiscono diritti e democrazia. L’Unione europea deve farsi promotore luce di una vera politica condivisa di accoglienza, che salvi le persone in mare e sulle rotte più pericolose.” Certo per Lei limitare gli imbarchi significa non avere più “gli schiavi” da mandare a lavorare nei campi a 2/3 Euro ora, alla faccia del “salario minimo” imposto a 9 Euro lordi ora, e tanto meno i profitti che maturano le Cooperative e quale fatto “morale” l’abolizione di ogni forma di confine, avendo Lei sposato la cittadinanza mondiale e la negazione del concetto di patria. 

Davide Faraone, Italia Viva, esprime il suo pensiero on line affermando; “Da quando la Meloni ha nominato un commissario per l’emergenza immigrazione e ha limitato l’azione delle Ong sul Mar Mediterraneo, gli sbarchi sono raddoppiati.” 

E qui, politica a parte, entrano in gioco le loro tante amate ONG, le navi negriere, con una dichiarazione ben mirata da parte della Sos Mediteranee: “Noi facciamo il possibile per pattugliare il Mediterraneo e salvare le persone, ma servirebbe una gestione condivisa da tutti gli Stati membri per fermare questo scenario di morte.” 

Ma chi sono i veri padroni di tali navi, quasi tutte con bandiere dei vari Stati Membri e in particolare i meno favorevoli all’accoglienza? Come si giustificano i profitti che maturano in accordo con i “trafficanti di esseri umani“? Con chi li dividono? Domande a cui si vorrebbero risposte coerenti!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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